ALFREDO MANTOVANO

RESPONSABILE DI A.N. PERI PROBLEMI DELL O STATO


Intervista apparsa sul Corriere della Sera il 17/6/1999


Mantovano: << Eravano già appanati prima>>

<< Macché Segni: bisogna capire perché molti elettori hanno votato Bonino e Berlusconi>>

ROMA - Processo a Fini in direzione di An. Chi meglio di un giudice può valutare capi di accusa e tesi difensive? E chi meglio di Alfredo MAntovano, a lungo magistrato in Puglia prima di far ingresso nel partito dove, nel 97, subentrò assieme al friulano Manlio Contento nel ruolo di coordinatore ai litigiosi colonnelli finiani? Accetta di reindossare la metaforica toga, Mantovano. Ma mette le mani avanti:<< Questo nonè né il luogo, né il momento per un giudizio approfondito, che pure è necessario. Assurdo limitrre il verdetto al risultato delle Europee. Ci sono i flussi elettorali da controllare: il 7% del nostro elettorato che si è trasferito sulla lista Bonino, di chi è fattto? Gioavni o anziani del Msi? E del 15% che ha scelto Berlusconi, che sappiamo? Nè si dimentichi che un certo appannamneto era comparso già prima del 13 giugno in altre elezioni>>.

Insufficienza di prove, dunque. Ma per quel che riguarda Segni, elementoi di giudizio ne trova o no?

Secondo me l'elefante non c'entra nulla. Non è che la tenuta di un partito la si può misurare con una sola spiegazione. E 5 punti percentuali su 15 non si perdono per una improvvisa apparizione su un palco di An di Marco Taradash.

Ma allora chi ha ucciso An? Dove sta il male oscuro....

E' la struttura del partito che non riesce a mettere in circolo un patrimonio di idee e di proposte che pure vengono elaborate. Ricorda il ghigliottinamento dei vertici dopo le amministrative del 97? Passarono pochi mesi e An rientrò alla grande sulla scena grazie all'Assemblea programmativca di Verona. Fu un lavoraccio, ma producemmo una quantità incredibie di programmi. E' rimasto tutto sulla carta. E poi c'è chi dice di voler andare oltre il Polo....

Perché, non è d'accordo?.

Per carità, bello. Ma che vuol dire? Bisogna smetterla di essere velleitari.

Che fare allora?

Intanto riazzerare i vertici senza incolpare nessuno. Diamo poi a Fini il potere di rimodellare la classe dirigente ma sulla base di criteri di merito. Chi non lavora e non da risultati, sarà fatto da parte senza guardare ad amici o protettori. Poi facciamo un bagno di realismo: si capisca che il nostro elettorato è polista e s'indirizza su chi nel centrodestra non è portatore di fratture.

Fini però reclama fedelta alla sua linea.

Niente da eccepire, ma non trovo contraddizione tra l'essere fedele ad AN e anche al Polo: la chiarezza non è un aut-aut.

[AlCap]