ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO
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Domenica 26 marzo 2006

cor.cas.

   

 

 E il film continua a spaccare i poli

 


 

Fa discutere il Caimano e spacca i Poli, tant’è che di favorevoli se ne possono intravedere dall’una e dall’altra parte. Nel centrodestra, ad esempio, non fanno mistero di essere sedotti da Moretti il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi - che confida: «Sono curioso, lo andrò a vedere» - e il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, che spiega: «Ritengo che si debba essere informati su ciò che pretende di avere un’incidenza politica immediata alla vigilia del voto. Nessuna preclusione, né pregiudizio. Tra l’altro, ci sono alcuni film di Moretti che mi piacciono molto».

Inflessibilmente contraria, invece, Daniela Santanché: «Famiglie distrutte, coppie lesbiche che scaricano le loro frustrazioni su un bambino, pessimismo e squallore; è questa l’Italia che sognano il compagno Moretti e il sindaco Veltroni». Stessa musica con Maurizio Gasparri: «Trovo insopportabile Nanni Moretti. È un militante, un attivista politico che avendo raggiunto una certa notorietà si può permettere il lusso, invece di fare un comizio come noi, di fare un film». Minimizza, invece, Marco Follini, ex segretario dell’Udc: «Un film è comunque un film, la campagna elettorale è un altro film ed ha un altro copione». Anche nel centrosinistra le posizioni non sono monolitiche.

Appare scettico Pino Pisicchio, Italia dei Valori: «Il centrosinistra non deve cadere nella trappola di una destra che tende ad alzare i toni del conflitto: non so se può realmente far bene, ad esempio, la scelta di far uscire nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni il film di Moretti. Si rischia di fornire argomenti alla mistica dell’assedio cara a Berlusconi». Scettico pure Clemente Mastella, leader dell’Udeur: «Non lo vado a vedere perché caimani e coccodrilli non mi piacciono». Così come Ugo Intini, Rosa nel Pugno: «Se fosse uscito dopo il voto sarebbe stato meglio: i film che hanno un nemico da colpire non mi sono mai piaciuti». Di parere diverso Pancho Pardi, leader girotondino: «Arrivare a pensare che questo film possa essere controproducente per il centrosinistra alle elezioni è un quiproquo». Così Alfonso Pecorario Scanio, che sollecita l’Unione ad utilizzare la pellicola in campagna elettorale: «Noi abbiamo organizzato proiezioni in tutta Italia. Ci servirà per lanciare uno slogan: fai qualcosa di sinistra, vota i Verdi». Favorevole anche Fausto Bertinotti: «Anche se andrò a vedere il film di Moretti continuerò a votare Rifondazione».


    

 

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