ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  Primo Piano         Pag.    5)
Martedì 21 marzo 2006

Enrico Marro

IL CASO DIPLOMATICO/ L'ex capo dello Stato solidale con l'espponente centrista. La Rosa nel pugno: no, deve dimettersi subito  

 

 Della Valle si dimette dal direttivo Confindustria

«Voglio evitare strumentalizzazioni». Domani vertice degli imprenditori


 

ROMA - L’imprenditore Diego Della Valle, protagonista sabato dello scontro con Silvio Berlusconi durante il convegno della Confindustria a Vicenza, ha annunciato ieri sera di essersi dimesso dal direttivo «al fine di evitare che continuino strumentalizzazioni che possano arrecare danno all’associazione e a tutti gli amici imprenditori». L’attacco sferrato sabato a Vicenza dal presidente del Consiglio ai vertici della Confindustria ha lasciato un segno profondo. Gli imprenditori valuteranno la situazione domani nel direttivo e giovedì nella giunta. Si prevede un dibattito vivace, nel quale troveranno spazio anche gli argomenti sui quali Berlusconi ha messo in guardia gli imprenditori rispetto a un’eventuale vittoria del centrosinistra: dall’aumento delle tasse a una ripresa di forza del sindacato. Per ora, tuttavia, prevale il risentimento verso il tentativo di Berlusconi di delegittimare il presidente Luca Cordero di Montezemolo e l’impegno per dimostrare che invece tutta la Confindustria sta col suo leader e non è disposta a farsi arruolare né da uno schieramento politico né dall’altro. In questo senso sono intervenuti il vicepresidente della piccola industria Cesare De Pascalis, il presidente dei giovani, Matteo Colaninno e il vicepresidente per il Mezzogiorno, Ettore Artioli.

Sullo scontro di Vicenza ieri è tornato Andrea Pininfarina, nel corso di un convegno. Dopo aver ascoltato la relazione dell’economista Mario Calderini, il vicepresidente della Confindustria ha così commentato, con un chiaro riferimento a Berlusconi: «Nel Paese, è innegabile, siamo di fronte a una situazione difficile. Credo che a qualcuno nel governo non farebbe male frequentare un corso del professor Calderini». Poi, con i giornalisti, ha aggiunto: «A Vicenza c’è stato un dibattito al quale hanno partecipato con serietà e civiltà il candidato Prodi e il vicepresidente del Consiglio Tremonti. Poi c’è stato l’intervento irrituale del presidente del Consiglio». Il presidente degli industriali del Veneto, Alessandro Riello, concede che la platea di Vicenza fosse «rappresentativa degli imprenditori del Nord-Est che hanno un orientamento di centrodestra», ma sottolinea anche le inquietudini lasciate da Prodi nel suo intervento: «Mi riferisco alla legge Biagi o all’aver sentito parlare di tassazione di rendite finanziarie». In Confindustria fanno comunque osservare che le 250 persone accreditate all’ultimo momento e che hanno animato la claque pro Berlusconi erano «in gran parte amministratori locali e non imprenditori». Anche il presidente della Federmeccanica, Massimo Calearo, dopo una stoccata a Berlusconi che ha rimproverato gli imprenditori di fare troppe vacanze («io alle Barbados non ci sono mai andato») dice che «Prodi non mi può convincere quando va al congresso della Cgil e dice che è in sintonia con loro».

E sulle dimissioni di Della Valle sono arrivate in serata le reazioni del diessino Willer Bordon (per cui Mr Tod’s «ha imboccato la via della responsabilità») e del sottosegretario Alfredo Mantovano («E’ quello che si merita», ha detto).


    

 

vedi i precedenti interventi