ROMA. L'indignazione di molti parlamentari di fronte ai reiterati episodi di violenza negli stadi "è ipocrisia", visto che sono state proprio Camera e Senato a "annacquare" il decreto contro la violenza negli impianti sportivi, in particolare per l'opera "del partito trasversale degli avvocati". A dirlo è il sottosegretario Mario Pescante: "Il campionato sospeso? No, andrebbe sospeso il Parlamento visto che è in queste aule che è stato annacquato il decreto del 2003: è ora di che ci lamentiamo. Quando la Corte di Cassazione, con una sentenza, dice che i fumogeni possono essere introdotti nello stadio solo che non si devono sparare, di che ci lamentiamo?".

E va giù duro anche il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano: "Se oggi il governo proponesse misure forti, la domanda a cui bisogna rispondere è: il Parlamento le voterebbe? Certe lobbies di tifoserie e di curve hanno echi non so quanto disinteressati in tutti gli schieramenti". Diversa la ricetta di Anna Paola Concia, responsabile sport dei Ds: "Occorre cedere alle società calcistiche la gestione degli stadi e la gestione dell'ordine pubblico".