Piovono numerosi gli interrogativi sul perché Gennaro Malgieri si sia dimesso da direttore de “Il Secolo d’Italia” (organo di Alleanza Nazionale). Lo stesso avrebbe dichiarato “per dar vita ad una corrente contro le correnti e, nel frattempo, sollecitare un congresso per la rifondazione di An”. Una scusa secondo certi, motivata dal fatto che Malgieri potrebbe ricevere a breve un incarico (forse un sottosegretariato). Da via della Scrofa (sede di An) lasciano trapelare che avrebbe fatto questa corrente insieme a Mario Landolfi, Alfredo Mantovano ed Andrea Ronchi. L’idea d’una corrente contro le correnti è molto finiana, e si tratta d’una cosa ribadita più volte dallo stesso Ignazio La Russa (coordinatore oggi nel Triunvirato di coordinamento).

Ma il fatto che Malgieri possa sollecitare un congresso per la rifondazione di An lascia spazio a due interpretazioni. E cioè che si possa trattare d’una corrente che riunisca i “finiani” doc e gli insoddisfatti di Destra protagonista per marcare una presenza interna e di potere, oppure che si tratti d’una idea dello stesso Fini: cioè quest’ultimo, temendo che la Destra Sociale (quella di Alemanno e Storace) possa organizzare un congresso prima delle politiche del 2006 che detronizzi “finiani” e “protagonisti”, ha ben pensato di far fare ai suoi fedeli il primo passo, spiazzando i “sociali” con un congresso “finiano”.

Infatti si pone il problema del rientro tra un anno e mezzo di Gianfranco Fini nel partito, e certamente i triunviri non sono tipi da farsi dire “arrivederci e grazie”. Del resto se Storace dovesse rivincere le regionali nel Lazio ed in altre regioni il centro-destra dovesse arrancare, la Destra sociale non esiterebbe a dichiararsi padrona del partito, imponendo un congresso prima delle politiche: gioco facile per Alemanno, che fagociterebbe gli altri due triunviri.