ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su il mattino di Padova (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 22 novembre 2002 |
n.p. Mantovano: «Una pronta repressione»
TREVISO. «Quando ci opponiamo ad ogni misura di clemenza abbiamo presente anche fatti così gravi come quello di Fiesso d'Artico». Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, coglie l'occasione per ribadire il proprio pensiero contro qualsiasi ipotesi d'indulto o di aministia. «Ritengo che sia veramente sconcertante che certi omicidi possano tornare in libertà a distanza di pochi anni dal compimento di fatti criminosi. Quando Alleanza Nazionale esprime certe posizioni», ha aggiunto Mantovano, «vuole evitare che in futuro si ripetano fatti del genere». Intanto il sottosegretario, conferma il massimo impegno nella caccia agli assassini di Paolo Biasiolo, anche se non c'è ancora alcuna novità di rilievo. Per Alfredo Mantovano «la risposta che si può dare alla tragedia è semplicemente di pronta repressione». Di fronte all'escalation di episodi criminosi delle ultime settimane, inclusa la rapina all'agenzia ippica di Spinea di ieri pomeriggio, la parola d'ordine è «repressione» e guardando alle cifre, Mantovano non è pessimista: «Posso dire con certezza che rispetto agli anni precedenti i numeri delle rapine e degli omicidi sono più bassi, il che significa che l'incremento di dotazioni, mezzi, organici, che crescerà in virtù dell'accordo con la Regione, ha prodotto già degli effetti». Insomma, le cose sono destinate a migliorare, ma comunque non vanno male. «Questo non significa che la risposta può essere soltanto nei dati statistici - dice il sottosegretario - quando ci sono fatti così efferati, bisogna assicurare al più presto gli assassini alla giustizia e fare in modo che dopo il processo restino in carcere per il tempo ritenuto meritevole».
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