ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il mattino di Padova
(Sezione:     Pag.     )
Venerdì 22 novembre 2002


di Nicola Pellicani

9 milioni di euro per la sicurezza
Accordo tra Regione e ministero dell'Interno arrivano le caserme a Marcon e S. M. di Sala


 

TREVISO. 14 nuove caserme, 114 carabinieri, un investimento regionale di 9 milioni di euro in tre anni. Regione e ministero dell'Interno firmeranno un protocollo d'intesa per la sicurezza. L'annuncio ieri nel corso del vertice alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano.

L'accordo contiene una serie previsioni di cui si parla da tempo, a partire dall'apertura di nuove caserme dei carabinieri nelle aree più sguarnite. Il piano conterrà con ogni probabilità la realizzazione delle caserme nei Comuni di Marcon e Santa Maria di Sala in provincia di Venezia. Ma prevederà anche un programma d'integrazione e di coordinamento tra i vari corpi delle forze dell'ordine, comprendendo anche la polizia municipale. In questo senso l'assessore regionale alle Politiche sociali, Raffaele Zanon, ha sottolineato come il Veneto possa contare su una scuola di polizia per svolgere corsi di aggiornamento volti all'addestramento che, nel pieno rispetto delle norme in materia, consentirà alla polizia municipale di entrare in sinergia con gli altri corpi delle forze dell'ordine. «La polizia locale non svolgerà compiti sostitutivi, ma sarà utilizzata per operazioni di prevenzione e di controllo. Il Veneto è la regione all'avanguardia in tema di legislazione per la sicurezza. E già quest'anno siamo in grado di finanziare la legge con 3 milioni di euro». Lo sviluppo delle polizie locali è in cima anche ai pensieri del sottosegretario all'Interno: «Ci sono dei compiti», ha detto, «che spettano in esclusiva alle forze di polizia di dimensione nazionale e altri che possono essere svolti in esclusiva dalle polizie municipali. In tante zone del Veneto le polizie municipali svolgono da sole interventi di infortunistica stradale, liberando così le forze di polizia nazionale per altri compiti di repressione della criminalità».

Quanto alla possibilità di dotare la polizia locale di armi, il sottosegretario ha preferito non rispondere: «Lasciamo ai tecnici la questione, che comunque va studiata in tempi brevi». In base all'accordo, la Regione contribuirà per i costi necessari all'apertura delle 14 nuove caserme, ma investirà soprattutto in formazione e informatica per far fronte ai progetti sinergici tra le forze dell'ordine, puntando molto sulla crescita della polizia locale. Ma per Zanon in prospettiva sarà necessario fare di più per presidiare il territorio e reprimere la criminalità. L'obiettivo è sgravare polizia e carabinieri da una serie d'incombenze che impegnano moltissimi uomini e sono onerosissime per lo Stato. Come? «Affidando alla polizia privata alcuni compiti di vigilanza. Penso ad esempio al servizio di ordine pubblico negli stadi o in occasione di spettacoli». Mantovano è più prudente per ragioni istituzionali, ma fa capire che condivide l'impostazione: «Quello dell'utilizzo degli istituti di vigilanza privata è un terreno che va approfondito ed è ormai indilazionabile un nuovo assetto normativo». L'idea non è quella di affidare ai vigilantes il controllo del territorio, ma di delegare loro compiti particolari, andando nella stessa direzione adottata negli aeroporti, dove gli istituti di vigilanza privata eseguono i controlli sui bagagli.


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