ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su La Padania
(Sezione:        Pag.     )
Martedì, 3 maggio 2005

 

attacca ruini: è un dirigente di partito

  

 Procreazione assistita, Violante partorisce le solite accuse da comunista


 

L’astensionismo auspicato dal cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, per il referendum abrogativo della legge sulla procreazione assistita, ha mandato su tutte le furie Luciano Violante. Secondo il capogruppo diessino a Montecitorio «Ruini si comporta «da dirigente di partito» quando dice di «non andare a votare». «Credo - ha aggiunto Violante ai microfoni di “Radio Radicale” - sia più utile per la Chiesa affrontare un dibattito a viso aperto, invece di ricorrere a un escamotage politicista».

Per il dirigente della Quercia, è legittimo che la chiesa esprima la propria opinione, ma è discutibile invitare a disertare le urne «perchè significa non affrontare la questione». Durissima la replica del coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi alle parole pronunciate da Violante: «Sono lo specchio fedele di una cultura e di una politica che non ha rispetto neppure per i valori più profondi dei cattolici e della Chiesa». «Neppure ai tempi del Partito comunista si era mai assistito da parte dei dirigenti di quel partito a una tale mancanza di rispetto per le persone, per le forme del confronto e per i contenuti della verità».

Un’occasione persa «per tacere», ha affermato il senatore Riccardo Pedrizzi, presidente della Consulta etico-religiosa di An e responsabile nazionale del partito per le politiche della famiglia. «Votare no - ha spiegato Pedrizzi - non basta, è troppo poco. Non andando a votare vogliamo dire due volte no: al merito dei quesiti, e quindi al grave peggioramento della legge 40, e all’uso distorto, al vero e proprio abuso dello strumento referendario su materie così complesse, delicate ed eticamente sensibili».

Critiche incomprensibili a Ruini secondo Clemente Mastella, leader dell’Udeur: «Francamente non capisco perchè su di un tema così delicato come quello della fecondazione assistita, che investe la coscienza di milioni di italiani, si riconosca alla Chiesa il diritto di esprimere la propria opinione, ma la si critichi quando, sulla consultazione referendaria del 12 e 13 giugno, invita a disertare le urne».

Per Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno e componente del Comitato “Scienza e vita”, sono “singolari” le argomentazioni di dell’ex presidente della Camera: «Se taluno, e a maggior ragione il presidente dei Vescovi italiani - ha pi spiegato Mantovano - persegue il fine della difesa della vita e dell’integrità della famiglia, non si comprende perchè gli sia vietato di individuare i mezzi più adeguati, e tra essi vi è il non voto». Ad appoggiare Violante («parole di buon senso le sue») ci ha pensato Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani. «Da tempo, sostengo che il cardinale Ruini usa poco un linguaggio da pastore e molto più un linguaggio da capofazione, bravo a dare indicazioni di voto.


    

 

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