ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su
QN/Il Giorno La Nazione Il Resto del Carlino
(Sezione:     Pag.     )
Lunedì 11 novembre 2002



Lavoratori extracomunitari: ultimo giorno per la sanatoria
ore Valentini incontrerà ancora i residenti E la Confcommercio si schiera con il Comune


 

ROMA — Giornata di scadenze, oggi, per quanto riguarda gli immigrati che vivono nel nostro Paese. È infatti l'ultimo giorno utile per i datori di lavoro che intendono avvalersi della legge Bossi-Fini per regolarizzare i lavoratori extracomunitari, ma è anche l'ultima possibilità che hanno i proprietari di immobili per denunciare alle questure l'eventuale ospitalità o affitto di camere o appartamenti agli immigrati.


Sanzioni severe
Da domani cominceranno i controlli nelle aziende. Lo ha annunciato ieri da Lecce il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Così per chiunque sia scoperto a far lavorare extracomunitari irregolari o clandestini dovrebbero scattare le sanzioni previste dalla legge Bossi-Fini: 5 mila euro di multa e la reclusione da tre a dodici mesi. Per l'immigrato, invece, l'espulsione è immediata.

Meno severe le sanzioni per chi non denuncia al commissariato di polizia l'ospitalità: dovrà pagare una multa che varia dai 160 ai 1.100 euro. A due mesi dall'entrata in vigore dalla legge, dunque, scade il termine, per colf e badanti e per i lavoratori subordinati, per emergere dal lavoro nero. Lunedì pomeriggio, alla chiusura degli uffici postali, i datori di lavoro non potranno più presentare i kit che danno accesso all'iter di regolarizzazione per gli immigrati che prestano servizio nelle imprese o nelle famiglie. Si stima che le domande presentate in tutta Italia saranno oltre 550 mila. Quarantamila persone solo a Roma che, ha affermato la Uil, «da capitale degli impiegati rischia di diventare capitale degli immigrati».

Le polemiche che hanno accompagnato le nuove regole sull' immigrazione non si fermano alla vigilia della scadenza per la presentazione delle domande. E se ancora il Governo sottolinea che non si tratta di una sanatoria, ma dell'emersione del lavoro nero, l'opposizione, e alcune associazioni, incalzano chiamandola «la più grande sanatoria mai avuta nel Paese». Un grande contributo al prosciugamento della clandestinità, l'ha invece definita Mantovano, ricordando che sono 800 mila gli extracomunitari clandestini in Italia secondo la stima del dipartimento di pubblica sicurezza fatta prima dell' avvio della regolarizzazione.


Proroga per vertenze
Ma non è solo una questione di definizioni ad alimentare le tensioni. Un nuovo fronte è stato aperto dalla recente circolare attuativa del ministero dell'Interno, con la quale si prevede un permesso di soggiorno di sei mesi per gli extracomunitari che apriranno una vertenza nei confronti del datore di lavoro che ha negato loro la regolarizzazione. Il provvedimento, ha precisato Mantovano, «fa riferimento alla disposizione del testo unico della legge sull' immigrazione che consente il rilascio di un permesso di soggiorno di sei mesi in attesa di occupazione».


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