ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD (Anno 54 Sezione: Pag. ) |
Martedì 7 febbraio 2006 |
Alessandro Farruggia
Scontro a tutto campo tra le varie anime dell'Unione a quattro giorni dalla presentazione del programma
Pacs, Rutelli nel mirino di Bertinotti e Rosa nel pugno
È anche per l'imminente appuntamento della presentazione del programma dell'Unione che si sono accese le micce nel centrosinistra. Con Rutelli – al quale ieri si è unita l'Udeur – che ha definito «scempiaggini che fino a quando ci siamo noi hanno la certezza di non essere approvate in Parlamento» proposte come quella di requisire la case sfitte e introdurre la patrimoniale. E con loro, ha aggiunto, restano assolutamente non condivise «alcune proposte sulla famiglia». Nel senso, è chiaro, che Rutelli boccia una applicazione che non sia la più contenuta possibile dei Pacs. Apriti cielo. «C'è di rimanere sconfortati: quantomeno Rutelli utilizzi termini più rispettosi e non pensi di avere la verità in tasca» osserva Franco Grillini, deputato dei Ds e presidente onorario dell'Arcigay. «È ormai chiaro che Rutelli e i suoi – rincara la dose il segretario radicale Daniele Capezzone – sono più ruiniani di Ruini. E per Rutelli c'è anche un altro obiettivo: mettere in difficoltà Prodi». Frizzante la dialettica nell'opposizione. E Fausto Bertinotti in un lungo documento va anche oltre. «Rutelli, demonizzando proposte come tutte discutibili, sembra avere come obiettivo principale quello di rassicurare i ceti moderati, mostrando di essere più attento alle paure dei ceti possidenti che alle ragioni di quelli bisognosi». Dopo aver ribadito che Prc non pensa neanche lontanamente alla requisizione degli alloggi sfitti, Bertinotti osserva: «Il problema che Rutelli elude è il dramma sociale degli sfratti». Il segretario di Rifondazione ribadisce che «non abbiamo proposto» la patrimoniale, ma sottolinea che «resta gigantesco il problema dell'evasione fiscale e del privilegio della rendita finanziaria rispetto al trattamento che subiscono salari, stipendi, pensioni». Quanto ai Pacs, «che senso ha sventolare il tema – si chiede – quando l'intera Unione ha scelto la regolarizzazione giuridica delle unioni di fatto?». E la sua risposta è netta: «Si ha l'impressione che ci sia una volontà di ridimensionare, attenuare l'impatto riformatore del programma dell'Unione». «La verità – osserva il capogruppo dell'Udc a Montecitorio, Luca Volontè – è che l'Unione è disunita su tutto e ipocrita quanto basta su valori e proposte. La dice lunga l'uno-due di Capezzone contro Rutelli: ma non ha firmato un patto di posti e di programma con lui?». «Rutelli e Mastella sono complici di chi attenta alla famiglia» attacca Mantovano (An). «Ma quale complicità, noi restiamo contro ai Pacs e sottolineiamo la necessità di tutelare la famiglia fondata sul matrimonio» ribatte Mastella. Che per mostrare che le sue non sono chiacchere a vuoto rilancia: «Dopo aver ascoltato alcuni interventi al congresso della Rosa nel Pugno so qual'è il mio posto se il centrosinistra dovesse vincere: chiederò di essere ministro dell'Istruzione». Nel giorno in cui divampa la polemica sui Pacs e Rutelli e il verde Cento si sono beccati pure sul programma di ritiro dall'Iraq è un altro grammo di peperoncino nella pietanza ulivista. Inutile negarlo: in attesa di sapere, sabato, quale sarà la sintesi che i centrosinistra plurale troverà sui temi caldi, ci attendono giorni vivaci.
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