ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su    Il Sole 24 ORE
(Sezione:  ITALI POLITICA    Pag  8   )
Lunedì 26 gennaio 2004

Antonelli Cherchi

Parla Mantovano 

 

«Il livello medio è il più elevato di tutta Europa»


 

«Ogni realtà grande e articolata presenta proble mi. Non credo si possa dir male di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza solo perché qualcuno si macchia di peculati o violenze nell'esercizio dell'attività. È un fatto che è accaduto e accadrà. È nell'ordirne delle cose». È la premessa di Alfredo Mantovano, sottosegretario al ministero dell'Interno, di fronte alle obiezioni che il rapporto di Medici senza frontiere muove ai Centri di permanenza temporanea (Cpt). «Rapporto di cui ho solo sentito parlare», aggiunge Mantovano. Per questo si tratta di capire se l'indagine mette in luce «problemi specifici e contingenti o se riguarda il funzionamento dell' intero sistema».

Entrambi...
Se si contestano le modalità di gestione, tutti i rilievi sono e saranno presi in esame, cos'i come è accaduto in passato. Lo dimostra il fatto che negli ultimi anni e mesi sono stati fatti passi avanti importanti. E se si confrontano i Cpt italiani con quelli degli altri Paesi europei, si scopre che la nostra situazione media è migliore. È il frutto anche delle linee guida inviate circa un anno fa ai Prefetti interessati, standard ai quali i gestori dei Centri devono attenersi scrupolosamente. Detto questo, non mi sogno certo di sostenere che i Cpt sono alberghi a cinque stelle.

Msf ha rilevato differenze nei contratti di gestione: un ospite costa mediamente 30 euro al giorno a Bologna e 23 a Lampedusa.
E ovvio che nell'assegnazione della gara si tiene conto sia dei criteri di economicità sia della qualità dei servizi. Ma non metterei sullo stesso piano centri che, anche per ragioni oggettive, sono assolutamente diversi. Prendiamo Lampedusa: è un Centro di fortuna e presenta effettivamente problemi. Si voleva trasferirlo in un'altra parte dell'isola e il ministero aveva già acquistato i moduli abitativi. Il trasferimento è, però, stato bloccato da una furibonda protesta innescata dalle forze politiche locali, quelle della ex maggioranza di Centro-sinistra. Diversamente, il nuovo centro sarebbe entrato in funzione a settembre. Sulla possibilità di migliorare i Cpt incidono, dunque, anche fattori estranei al ministero, che non può certo usare le ruspe.

Le strutture sono fatiscenti. In alcuni casi si utilizzano i container.
Effettuiamo continui miglioramenti. Sono stato qualche giorno fa a Crotone, dove è stato aperto da poco un Centro modello. Msf l'ha visitato?

Nei Cpt l'assistenza sanitaria è scarsa. Le risulta?
Non in termini così generali. Non posso escludere problemi specifici, che se segnalati possono, però, trovare soluzione. Contesto, invece, che ci sia una volontà generale di negare le cure, in particolare ai tossicodipendenti e alle persone con disagi psichici. Anzi, le linee guida prevedono esattamente il contrario.

Nei Cpt finiscono per trovarsi fianco a fianco stranieri in attesa di espulsione e persone che hanno chiesto asilo. Una commistione strana, non trova?
Non è così. Le indicazioni sono totalmente diverse. Nella legge Bossi-Fini sono previsti centri di identificazione esclusivamente per chi richiede l'asilo. Il regolamento attuativo è al vaglio del Consiglio di Stato, ma nella pratica quella coministione già non esiste.

Il numero dei Cpt crescerà?
L'obiettivo è realizzare un Centro in ogni regione. Ciò consentirebbe di avere meno ospiti in ogni struttura e permetterebbe un migliore utilizzo delle Forze di polizia. Oggi, se un clandestino viene intercettato a Firenze e il Cpt si trova a Trapani o a Lecce, i poliziotti che lo accompagnano impiegano quasi una settimana tra andata, ritorno e turni di riposo.

Nel 2004 ci sarà un altro decreto-flussi, oltre a quello che sta per arrivare?
Dipenderà dalle esigenze del mondo produttivo.

 

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