11/9: MANTOVANO, IN ITALIA NON C'E' ALLARME TERRORISMO/ADNKRONOS =
NESSUN SEGNALE SU ATTACCO IMMINENTE
Roma, 7 set. - (Adnkronos) - ''Preoccupazione, non allarme''
questo, a due anni dall'attentato alle Twin Towers, il sentimento
degli italiani di fronte alla minaccia del terrorismo. ''La gente e'
consapevole dell'esistenza del problema, del fatto che c'e' un
pericolo reale -dice all'ADNKRONOS il sottosegretario all'Interno con
delega per l'Ordine pubblico, Alfredo Mantovano - ed accetta di buon
grado anche gli inconvenienti quotidiani legati alla situazione: file
piu' lunghe all'aeroporto, controlli, piccole limitazioni. E' un
comportamento virtuoso dettato dalla consapevolezza che ci vuole
unita' di intenti contro questa minaccia''.
Le piu' recenti indagini delle forze di polizia e le
indicazioni dei servizi di intelligence sullo scenario italiano ''non
segnalano un mutamento in atto della situazione italiana. Il nostro
Paese ha sempre avuto piu' che altro un ruolo di base logistica per i
gruppi del terrorismo di matrice islamica, non di obiettivo di
attentati''. (segue)
(Mac/Rs/Adnkronos)
07-SET-03 17:31
11/9: MANTOVANO, IN ITALIA NON C'E' ALLARME TERRORISMO (2) =
MA NON SI PUO' MAI ESCLUDERE ATTO ISOLATO DI FANATISMO
(Adnkronos) - ''Credo -osserva Mantovano - che in questo momento
non sarebbe neanche interesse degli stessi terroristi cambiare lo
scenario, perche' in questa fase per loro e' piu' comodo godere di
supporti logistici in Occidente. In conseguenza di attentati, le
maglie si farebbero invariabilmente pu' strette. Questo,
naturalmente, non esclude l'atto isolato di fanatismo. Un'azione
ostile messa in atto da un folle andrebbe probabilmente contro la
strategia generale dei terroristi ma non si puo' escludere a priori.
Direi che la situazione attuale e' ragionevolmente sotto controllo''.
L'operazione Enduring Freedom, nata all'indomani degli attacchi
al World Trade Center per contrastare il terrorismo globale e al
Qaeda in particolare, ''ha fortissimamente ridimensionato l'attivita'
dei terroristi. Non si e' arrivati alla cattura di Bin Laden, ma
certamente -rileva il sottosegretario all'Interno- a neutralizzare un
gran numero di terroristi. Valuto quindi positivamente le operazioni
militari legate ad Enduring Freedom. Oggi le maglie della prevenzione
sono piu' strette rispetto al passato, anche se naturalmente non si
possono escludere a priori altre azioni terroristiche''. (segue)
(Mac/Rs/Adnkronos)
07-SET-03 17:35
11/9: MANTOVANO, IN ITALIA NON C'E' ALLARME TERRORISMO (3) =
DOPO TWIN TOWERS AUMENTATA COLLABORAZIONE FRA SERVIZI
(Adnkronos) - Mantovano precisa pero' che ''in Italia la
prevenzione e il contrasto al terrorismo internazionale non sono
iniziati dopo gli attacchi dell'11 settembre. Fin dall'inizio degli
anni '90 ci sono state indagini e sono stati celebrati processi
penali nei riguardi di cellule terroristiche attive in Italia, sia
pure con funzioni logistiche e non operative. Le Twin Towers, quindi,
non sono state il punto di inizio ma si sono inserite come evento
fortemente traumatico ed hanno portato all'adozione di ulteriori
misure, come il decreto legge che ha favorito il contrasto alla
criminalita' mafiosa e al terrorismo o l'altro provvedimento volto
all'individuazione e al contrasto delle fonti finanziarie che
alimentano la rete del terrore''.
Un altro effetto degli attacchi dell'11 settembre ''e' stato
l'incremento della collaborazione tra i servizi italiani e gli
apparati di intelligence degli altri Paesi, cosi' come tra le forze
di polizia italiane e straniere''. Dal punto di vista della
prevenzione, continuera' anche nei prossimi mesi l'operazione
'Domino' che ha comportato l'impiego di migliaia di militari delle
Forze armate nella vigilanza ai possibili 'obiettivi sensibili' a
rischio di attentato, in ausilio alle forze di polizia. (segue)
(Mac/Rs/Adnkronos)
07-SET-03 17:39
11/9: MANTOVANO, IN ITALIA NON C'E' ALLARME TERRORISMO (4) =
FALLITO TENTATIVO DI SALDATURA FRA EVERSIONE INTERNA E ISLAMICI
(Adnkronos) - A giudizio di Mantovano, e' fallito l'intento da
parte dei gruppi dell'eversione interna di stabilire forme di
contatto ideologico o addirittura saldature operative con le cellule
in attivita' legate al terrorismo di matrice islamica. ''In base alla
valutazione degli analisti -afferma il sottosegretario all'Interno-
l'appello in questo senso lanciato da Nadia Lioce sembra essere una
pia illusione, oltreche' un'empia intenzione''.
''Non si e' avuto alcun riscontro concreto in merito a questa
possibilita': si tratta di due mondi assolutamente diversi. In Iraq
si puo' ipotizzare una collaborazione operativa tra al Qaeda, il
partito Baath ed elementi del deposto regime di Saddam attraverso
alleanze tattiche pur non sempre uniformi. Un discorso del genere
-conclude Mantovano - non puo' assolutamente essere fatto con
riferimento alle poche decine di brigatisti rossi ancora in attivita'
in Italia''.
(Mac/Rs/Adnkronos)
07-SET-03 17:41