ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su l'Arena (Verona) (Sezione: Pag. ) |
Martedì 2 luglio 2002 |
I DATI. Al via un nuovo sistema informatico An: gli stranieri sono due milioni e mezzo
Lecce. Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha inaugurato ieri a Lecce il nuovo ufficio immigrazione della polizia. «È indispensabile», ha detto, «potenziare tutto ciò che serve al rilascio, alla conferma e al rinnovo dei permessi in una struttura più funzionale, in una zona dove questi problemi sono pane quotidiano». Per «si sta intensificando lo sforzo perché si impediscano le partenze. I contatti del ministro dell’Interno a Cipro, quelli miei in Egitto, e in generale i contatti che la polizia italiana tiene con lo Sri Lanka e la Turchia, mirano a frenare le partenze». Secondo Mantovano, nell’ultimo anno gli sbarchi sono diminuiti del 60 per cento in Puglia, ma sono aumentati in Calabria e Sicilia: complessivamente, l’aumento è stato del quattro per cento. Gli immigrati presenti in Italia, tra regolari e non, sono oltre due milioni e mezzo, e rappresentano il cinque per cento della popolazione. A sostenerlo - interpolando i dati del ministero dell’Interno - è Giampaolo Landi di Chiavenna, presidente del dipartimento immigrazione di Alleanza nazionale. L’anno scorso, spiega Landi, i visti d’ingresso sono stati 207.969: il 40 per cento per lavoro dipendente, il 18,6 per sponsorizzazione e circa un sesto per ricerca lavoro. Sempre nel 2001 sono stati concessi 65 mila permessi per ricongiungimento familiare e settemila per motivi religiosi. In Italia lo scorso anno risultavano ufficialmente soggiornanti 1.362.630 stranieri, cui vanno aggiunti 300 mila minori. «A questo numero, pari al tre per cento della popolazione italiana - dice il parlamentare di An - vanno aggiunti i clandestini, gli irregolari e i minori non denunciati, stimati complessivamente in non meno di 800 mila unità». Secondo An, infine, «il 56,8 per cento degli immigrati è presente nel nord; il 29 nel centro e il 14 nel sud e nelle isole». E proprio ieri ha preso il via il nuovo sistema informatico che organizza l ’ entrata dei lavoratori stagionali extracomunitari nel nostro Paese e ne garantisce l ’ uscita dall ’ Italia una volta che il contratto ha termine , mettendo in rete tutti i soggetti istituzionali interessati alla questione . «I lavoratori stagionali che entrano », ha detto Maroni presentando il sistema, « debbono ri - uscire. Ma quelli che hanno già lavorato saranno messi in testa a ll a lista dell’ anno successivo». |
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