ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su L'Arena (il giornale di Verona)
(Sezione:      Pag.   )
Venerdì 2 Agosto 2002



Immigrati . Impegno in Veneto

Uno sportello a garanzia della legalità


 

Sportello unico per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri, il primo a partire sarà uno studio ricognitivo della Regione per individuare e verificare la disponibilità di spazi da utilizzare come sportelli unici polifunzionali come richiesto dalla legge Bossi-Fini. È questo il primo impegno della Regione preso dall’assessore regionale ai flussi migratori e alla sicurezza Raffaele Zanon al termine del vertice che si è svolto ieri in prefettura a Venezia tra i rappresentanti delle prefetture e questure venete e il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, sul tema dello sportello unico per l’immigrazione. La Regione avvierà quindi già in agosto una ricognizione urgente sia nei centri d’impiego che nelle Ulss, negli uffici regionali come nelle Amministrazioni provinciali per individuare spazi da destinare agli sportelli per la regolarizzazione di lavoratori stranieri e che al tempo stesso serviranno come punti di informazione per la Regione. In tal modo, questo l’intento del governo veneto, sarà possibile attuare le prescrizioni di legge attraverso una macchina efficiente con burocrazia ridotta al minimo. Ma soprattutto in grado di far emergere il fenomeno del lavoro illegale ma evitando «pellegrinaggi» tra un ufficio e l’altro. Lo sportello inizierà ad essere attivo subito dopo l’entrata in vigore della legge, prevista a settembre e al vertice sono stati invitati anche esponenti dell’ufficio del lavoro, dell’Inps e delle Poste, ovvero gli altri soggetti che dovranno attuare le procedure previste per regolarizzare e far emergere il lavoro nero.

«La disponibilità della Regione», ha detto il sottosegretario Mantovano, «consolida un importante rapporto di collaborazione. Spero che l’esempio del Veneto sia seguito da altre regioni anche perchè il lavoro che stiamo svolgendo porterà un altro importante risultato, ovvero l’eliminazione di file davanti a questure e prefetture. Quando sarà varato il disegno di legge sulla regolarizzazione basterà rivolgersi agli uffici postali, poi seguirà l’invito a presentarsi alla Prefettura dove, su appuntamento, verrà stilato il contratto tra datore di lavoro e lavoratore straniero».

Da qui l’invito rivolto alle prefetture a collegarsi con la Regione per l’organizzazione dell’attività degli sportelli. «Ora ci aspetta», ha sottolineato Zanon, «la fase di esecuzione della legge molto attesa da imprenditori e famiglie. La Regione vuole partire con il piede giusto, in funzione complementare dello Stato. In questo senso possiamo mettere a disposizione delle prefetture e del ministero strumenti rivolti all’informazione sul testo di legge oltre che sulle procedure di approvazione. Non solo, siamo in grado di attuare interventi di formazione per consentire il miglior funzionamento degli sportelli. Il nostro obiettivo», ha concluso Zanon, «è di portare legalità e sicurezza oltre che fornire una risposta agli imprenditori che chiedono manodopera e alle famiglie che chiedono assistenza».


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