ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su l'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

(Sezione:     Pag.   )
Venerdì 30 Agosto 2002




EMERGENZA IMMIGRAZIONE. L’opposizione attacca: è una maxisanatoria senza precedenti

 

«Regolari solo col posto fisso»
Maroni: dopo il decreto, tolleranza zero contro i clandestini


 

Roma. No a regolarizzazioni truffa e, dopo il decreto legge, « tolleranza zer o» contro gli irregolari. All ’ indomani del risultato oltre ogni aspettativa dei kit per la regolarizzazione di colf e badanti, andati letteralmente a ruba negli uffici postali, intervengono il ministro per il Welfare Roberto Maroni, che esclude la possibilità di un nuovo decreto flussi nel 2002 e il sottosegretario all ’ Interno Alfredo Mantovano, che assicura: le procedure per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati non permettono truffe. E se il g overno è soddisfatto per i risultati ottenuti e il ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia parla di una legge «all ’ insegna del rispetto del lavoro», l ’ opposizione definisce la Bossi-Fini un boomerang . « S tiamo assistendo alla più imponente sanatoria che ci sia mai stata nel nostro Paese, da parte di un governo che aveva fatto della lotta all' immigrazione la sua bandiera» , commenta il presidente dei Ds Massimo D ’ Alema.


IL 6 SETTEMBRE VIA LIBERA AL DECRETO . Lo ha annunciato il ministro Maroni, spiegando che il decreto per la regolarizzazione dei lavoratori subordinati prevede che per la regolarizzazione sarà necessaria l ’ assunzione a tempo indeterminato. «Per regolarizzare un lavoratore subordinato - ha detto - bisognerà offrirgli un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Così si eviteranno gli abusi».


NESSUN NUOVO DECRETO FLUSSI NEL 2002 . «Visti i numeri sulla distribuzione dei moduli ai lavoratori che intendono essere regolarizzati - ha detto Maroni - nel 2002 non faremo nessun nuovo decreto sui flussi. Nel 2003 valuteremo sulla base dell'esito della regolarizzazione». Anche se il sottosegretario Mantovano si era detto più possibilista sul 2002 . « È allo studio l ’ opportunità di un piccolo decreto quote - aveva spiegato l’altro ieri - ma è una decisione che il Consiglio dei ministri deve ancora definire; in ogni caso, gli uffici si sono attivati anche in questa direzione».



TOLLERANZA ZERO. «Questa regolarizzazione - ha detto Maroni- consente di emergere a tutti i lavoratori in nero. Da quando scadrà il termine per l ’ emersione sul lavoro sommerso non ci sarà nessuna tolleranza». Il ministro ha annunciato un rafforzamento del servizio di ispezione sulle aziende e un inasprimento dei controlli. I datori di lavoro che non approfitteranno della sanatoria, come prevede la legge Bossi-Fini, rischieranno una multa di cinquemila euro e l ’ arresto da tre mesi a un anno.


NESSUNA POSSIBILITÀ DI TRUFFE . Lo ha assicurato il sottosegretario Mantovano. «Una dichiarazione inoltrata dal lavoratore straniero -ha detto- pur se corredata dal versamento del forfait di contributi, è assolutamente inidonea a raggiungere lo scopo. Anzi, se il lavoratore presentasse un modulo contenente false indicazioni sul datore di lavoro verrebbe prontamente identificato in virtù del codice a barre che compare sia sulla ricevuta dell'assicurata postale sia sulla busta che contiene la dichiarazione di emersione».


MAXISANATORIA DA CHI ATTACCAVA IMMIGRATI . «In questi giorni - ha detto D ’ Alema - stiamo assistendo alla più imponente sanatoria sull ’ immigrazione clandestina che ci sia mai stata nel nostro Paese, da parte di un governo che aveva fatto della lotta all' immigrazione la sua bandiera». Per Livia Turco la previsione di un lavoro a tempo indeterminato per l'immigrato che deve essere regolarizzato dimostra «lo stato confusionale e le contraddizioni insanabili in cui si dibatte il governo».

«La Bossi-Fini, infatti - ha ricordato la parlamentare - prevede che il contratto di soggiorno duri solo due anni e la riforma del mercato del lavoro, varata dallo stesso Maroni, esalta il lavoro a tempo determinato e incentiva la precarietà». Paolo Cento ha definito la Bossi-Fini un boomerang per il g overno . « È evidente - ha detto Giuseppe Fioroni della Margherita - che sull ’ immigrazione il governo deve correre ai ripari, ma per farlo deve anche sconfessarsi» . « G li stessi che volevano solo contratti mordi e fuggi, sfrutto e butto - ha puntualizzato - , ora vogliono solo contratti a tempo indeterminato: ma siccome questo rischia di farli restare a vita pensano già ai licenziamenti in tronco». M entre per l ’ Arci «la sanatoria ha un successo tale da rendere giustizia alle forze che diverse volte l ’ hanno sollecitata, venendo aggredite e accusate d ’ irresponsabilità, anche da chi ora si vanta dell' adesione che essa sta avendo». Alle polemiche risponde il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli . « I l decreto preannunciato da Maroni - ha precisato l’esponente della Lega Nord - non è una sanatoria, come lo definisce la sinistra, ma un provvedimento finalizzato all ’ emersione del lavoro nero».


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