ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Avvenire
(Sezione: Documenti       Pag.     )
Giovedi 05 maggio 2005

Gianni Santamaria

 

  

 Si muove il popolo degli universitari


 

L'università è una scelta di vita. In tutti i sensi. Infatti, le generazioni che si stanno formando nei luoghi del sapere manifestano grande interesse al tema della fecondazione artificiale e una certa allergia a qualsiasi slogan prefabbricato. Prova ne è che, pur tra mille difficoltà, nascono anche nelle aule iniziative a sostegno della legge 40. «Oggi più che mai è necessario portare avanti un serio dibattito che abbracci, pur nella diversità delle posizioni, la totalità dell'essere umano», sottolinea Marco Martino, 21 anni, studente di Scienze politiche alla Sapienza di Roma e presidente del Movimento per il dialogo, associazione giovanile che opera in più università del nostro Paese.

In queste settimane Martino sta girando l'Italia per diffondere la conoscenza del Comitato "Scienza & vita", al fine di animare il dibattito sul referendum nel mondo universitario. «Ne vale la pena, in gioco c'è il futuro dell'uomo - riprende Martino -. Per questo dobbiamo dare il nostro contributo nell'ambiente dove si forma la mentalità di noi giovani e si fa ricerca in quei campi scientifici, giuridici, politici, sociali e umanistici che stanno alla base della convivenza». Marco dopodomani sarà a Torino per un incontro con gli studenti di varie facoltà, impegnati in una campagna informativa tra i coetanei. L'incontro si terrà nell'oratorio San Felice (via Giusti, 8, alle 18). Il terreno è stato dissodato da un gruppo di studenti torinesi che si sono ritrovati insieme nella difesa della legge.

Primo atto è stato un convegno, in febbraio, cui hanno partecipato il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano (componente di "Scienza & vita") e di Chiara Mantovani, dell'Associazione medici cattolici. «Lo abbiamo tenuto in febbraio, cioè presto, per cercare di dibattere sulla sostanza dei temi, prima che la campagna referendaria cominciasse a riempirci la testa di slogan», dice Gianmaria Leotta, 21enne di Giurisprudenza, aderente ad Alleanza Cattolica, che ha organizzato l'incontro con il Centro universitario "Michele Pellegrino", Azione università, e il Centro giovani cittadino. Ora l'intenzione è di coinvolgere i giovani torinesi delle superiori, gli universitari e i neolaureati in un incontro da tenersi il 31 maggio.

Intanto prosegue l'attività di informazione capillare tramite volantinaggi e banchetti, ma anche grazie allo scambio di esperienze di vita che quotidianamente accompagnano lo studio. Con qualche sorpresa. «Proprio nei giorni scorsi parlando con un amico che ruota nell'area politica favorevole al referendum, ho scoperto che su questo tema la pensavamo in modo simile», racconta Gianmaria. Attività sono in corso anche a Bologna, Bari, Perugia, Pisa. Così, anche l'Italia dei giovani "accademici" prende coscienza di quanto sia necessario non votare a giugno. Una lezione per tutti. Gli studenti di Torino e Roma (vedi articolo in pagina) che volessero aderire ai comitati in difesa della legge 40, possono rivolgersi a Gianmaria Leotta (gianmaria.leotta@gmail.com). A Roma il riferimento è Daniele Leone (tel. 347/0898204 o daniele@progettosapienza.it).


    

 

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