Roma«Ritorno all'Occidente. Bloc-notes di un conservatore»: è l'ultimo libro del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano (nella foto). Una sorta di appunti di viaggio di un magistrato, e militante di Alleanza cattolica, prestato alla politica ma che non rinuncia alle sue radici né umane né professionali. È questo il profilo che traspare dell'autore. «Grintoso, asciutto, ma non burocratico - lo definisce Giuliano Ferrara nell'introduzione - che rifiuta la fretta, il praticonismo, la sciatteria», che caratterizzano troppo spesso l'agire politico. Una riflessione che «si legge tutta d'un fiato», scrive Gianfranco Fini, nella presentazione. Si spazia dai temi alti della politica, a quelli attualissimi dell'immigrazione, problema di cui Mantovano è grande esperto. Con qualche puntatina nella storia del suo Salento, per ricordare i martiri di Otranto.