ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Avvenire Domenica 12 maggio 2002

ANGELO PICARIELLO

 

Mantovano: non mollate, confidiamo in voi

 


Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, conosce bene il malessere dei funzionari di Polizia. Problema solo acuito dalle polemiche per le indagini sui disordini di Genova e Napoli. Un malessere, assicura, che il governo è impegnato a fronteggiare.

Mille funzionari che fanno domanda per altro incarico, e qualche centinaio già è stato accontentato. Che cosa sta succedendo nella Polizia?
Il malessere non nasce oggi, ma dal disagio causato dalla riforma di due anni fa. Disagio fondato, basato su ragioni oggettive. Il governo, col ministro dell'Interno, ha già preso l'impegno di un maggiore riconoscimento del loro ruolo e della loro delicatissima funzione. Ma non lo si può mantenere dall'oggi al domani, ci sono alcuni passaggi da fare, non ultimo la copertura finanziaria. Mi permetto di rivolgere quindi una sorta di appello: abbiamo la massima considerazione per i vostri problemi, per il vostro disagio. Chiediamo il tempo necessario per farvi fronte.

Alcuni addirittura chiedono di passare con i Carabinieri. Lamentano un trattamento peggiore, e sono ancora vivi i ricordi delle polemiche dei funzionari di polizia per la riforma dell'Arma.
Sanno però che quella riforma fu varata da un altro governo. E dopo che, due anni fa, le loro ragioni non sono state tenute nella giusta considerazione, dopo che, mutato lo scenario politico, si aprono ampi spiragli per cambiare, sarebbe sbagliato abbandonare proprio ora.

C'è anche chi lamenta la super-valorizzazione dei Ris dei Carabinieri rispetto alla "scientifica" della Polizia. La tanto auspicata collaborazione fra corpi sembra lontana...
C'è grande esasperazione, ma non è così che si risolvono i problemi, tantomeno con l'aumento di competitività fra corpi. Se puntiamo allo "scudetto" della sicurezza, per vincere non servono polemiche fra i diversi reparti della "squadra".

Ma è anche un problema di remunerazioni. Rispetto, ad esempio, alla carriera prefettizia. Il governo come intende disinnescare la demotivazione che regna ai piani alti della campo pro- Polizia?
Effettivamente mentre alcune carriere dell'Interno hanno trovato giusta gratificazione, i funzionari di Polizia, che pure operano a stretto contatto con loro, sono stati trascurati. Di qui il disagio.

E a ingarbugliare la matassa ha contribuito la riforma che, parallelamente a quella dell'Arma, ha consentito agli ispettori di fare carriera anche senza laurea.
C'è stata una serie di scelte che non hanno gratificato i funzionari più alti. Ora ci siamo dati dei tempi. Intanto c'è da registrare che, a fronte dei tagli in altri settori, il comparto sicurezza ha avuto più risorse. Ma, come ha detto il presidente del Consiglio, nel Dpef e poi nella legge fmanziaria del 2003 si farà ancora di più.

 

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