ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Avvenire Venerdì 26 aprile 2002



LUSSEMBURGO Vertice dei ministri dell'Interno: verso la polizia di frontiera. Casini: coniugare rigore e umanità

 

Immigrazione, in campo l'Europa
Fronte comune per controllare le coste. Norme Ue per l'asilo politico


Milano. Il consiglio dei ministri dell'Interno dell'Unione Europea ha adottato una linea comune sull'immigrazione. Nel pacchetto, per il quale spingeva il nostro governo, misure per aumentare e coordinare il controllo delle frontiere via terra e via mare e i sistemi di informazione. Prevista anche una politica comune sul delicato tema dei richiedenti asilo. I ministri dei Quindici, riunitisi ieri a Lussemburgo - presente per l'Italia Claudio Scajola - hanno incaricato la Commissione europea di predisporre, entro febbraio del 2003, un piano organico di controllo delle frontiere marittime, per combattere l'immigrazione illegale e il traffico di esseri umani. Da migliorare, è scritto nel documento, anche i sistemi comuni d'informazione sui flussi migratori, facendo uso delle nuove tecnologie, e le politiche di cooperazione nei Paesi d'imbarco, in particolare del Mediterraneo. Sollecitati a riammettere nel proprio territorio gli immigrati entrati in Europa illegalmente. Ma il consiglio Ue ha anche messo in cantiere misure comuni sul tema dei diritti, contro il razzismo, e per una politica comune verso i richiedenti asilo. Approvato un documento di condanna contro razzismo e antisemitismo, chiesto dalla Francia dopo il ripetersi di attacchi alle sinagoghe. Sull'asilo approvato invece uno standard minimo di accoglienza (accesso al lavoro, alla casa, all'assistenza) il che facilita l'introduzione di una normativa europea di applicazione della convenzione di Ginevra. Anche se sulle politiche comuni di accoglienza la Germania frena.

Nella riunione del prossimo 7 maggio la Commissione Ue - lo ha annunciato il commissario Ue alla Giustizia Antonio Vitorino - presenterà una comunicazione sul controllo comune delle frontiere, in vista della creazione di di una polizia di frontiera comune, con un burden sharing, ossia un accordo tra stati membri per condividere i costi del controllo delle coste e delle acque territoriali. La comunicazione, ha spiegato Vitorino, arriverà poco prima della presentazione di uno studio di fattibilità sul corpo delle guardie di frontiera, che avverrà il 30 maggio prossimo a Roma. «Sarà - spiega il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano - un forum fra i Paesi membri per valutare insieme lo studio di fattibilità. Non sarà - dice - un via libera. Pur tuttavia i tempi per la polizia comune di frontiera potrebbero accorciarsi».

Tempi stretti, nonostante i 1300 emendamenti presentati, anche per la legge sull'immigrazione, in Italia. La Bossi-Fini sarà in commissione Affari Costituzionali alla Camera dal 6 al 13 maggio, poi andrà in aula «e si può immaginare - dice ancora Mantovano - che il sì dell'aula ci sarà prima delle amministrative. Considerando un veloce nuovo passaggio al Senato la legge dovrebbe essere definitivamente approvata agli inizi di giugno», è la previsione.

Qualche modifica alla Bossi-Fini, a Montecitorio, ci sarà. Ieri il presidente della Camera Casini, ospite delle Acli, ha chiesto sull'immigrazione che venga coniugato «rigore e umanità. Soprattutto dando modo agli immigrati che lavorano in Italia di avere accanto i propri cari». Il riferimento è al tema dei ricongiungimenti familiari, oggetto di trattativa. E, ritrovata l'intesa sulle «badanti», le modifiche dovrebbero toccare la procedura per il diritto di asilo. Il che dovrebbe comportare anche la creazione nuovi campi di accoglienza, vicini alle frontiere, per ospitare i richiedenti asilo espulsi che fanno ricorso.


 

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