ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Avvenire
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Venerdì 28 novembre 2003

 

 

Pisanu: gli estremisti confusi tra i clandestini



Da Roma

Può darsi che le cronache dei prossimi giorni ci diano qualche soddisfazione» ha annunciato il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu in merito alla lotta al terrorismo, senza però fornire dettagli. Il responsabile del Viminale, a Bruxelles per presiedere la riunione dei ministri dell’Interno europei, ha incontrato anche il presidente della Commissione Ue Romano Prodi. Pisanu ha sottolineato i risultati positivi ottenuti attraverso «una collaborazione internazionale molto elevata che si è intensificata fortunatamente negli ultimi tempi».

Nella riunione di ieri si è riconosciuta «la possibilità che i terroristi si avvalgano dei gruppi di immigrati clandestini per raggiungere il nostro continente». «È assai probabile – ha aggiunto Pisanu – che le organizzazioni terroristiche abbiano messo le mani nel grande business delle migrazioni clandestine che producono un fatturato annuo non inferiore a 2 miliardi di euro». Ma grazie agli accordi raggiunti per il contrasto dell’immigrazione clandestina, o per l’agenzia per il controllo delle frontiere esterne è tutto in positivo il bilancio della presidenza italiana. «La Commissione è particolarmente felice di questi risultati molto importanti raggiunti in pochissimo tempo», ha riconosciuto il commissario europeo Antonio Vitorino.

Un’altra fonte autorevole del Viminale, il sottosegretario Alfredo Mantovano, non ha nascosto che «c’è da essere preoccupati perché Al Qaeda, nonostante abbia subito molte perdite, è presente con i suoi tentacoli e le sue cellule in tutto il mondo occidentale». È sconsigliato però abbandonarsi al timore. «Se avessimo paura del terrorismo – ha aggiunto Mantovano– daremmo ragione ai terroristi e contribuiremmo alla loro strategia. Tuttavia, c’è da essere preoccupati». Secondo il sottosegretario poi non si può «escludere in assoluto» la possibilità di attentati in Italia. «A questo punto – ha riferito Mantovano – è difficile pretendere di più dalla prevenzione per la quale il Ministro Pisanu sta compiendo un grande sforzo, affinché alle forze di polizia vengano garantiti i mezzi necessari per contrastarlo».

Ma il coinvolgimento delle forze impegnate si allarga ai vigili urbani. Il Vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Manganelli, ha affermato infatti che serve «un sistema di sicurezza integrata, che si avvalga delle diverse competenze oggi attribuite alle Forze di polizia nazionali e alle polizie locali, in un quadro di riferimento centrale ed unitario». Infine ieri il consiglio dei ministri ha stanziato nella Finanziaria 500 milioni di euro per la sicurezza. «Nuove risorse» per «riequilibrare le spettanze degli operatori di polizia», ha precisato il sottosegretario all’Interno, Antonio D’Alì.


    

 

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