ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su AVVENIRE | Sabato 2 febbraio 2002 |
Cè striglia governo e Ccd-Cdu Stagionali, firma entro lunedì ROMA. «L'azione del ministro Scajola e del governo ci appare inadeguata». Alessandro Cè, capogruppo della Lega alla Camera, commenta così la notizia della ripresa degli sbarchi. Per questo punta il dito contro la «scarsa determinazione dimostrata» da alcune componenti della CdL nell'approvazione della legge di riforma Bossi-Fini, non ultimo il Biancofiore. E ha insistito: «Non c'è sufficiente controllo delle navi che si muovono nel Mediterraneo, né un'adeguata pressione diplomatica sui Paesi, in primis la Turchia, dai quali queste imbarcazioni salpano». Di conseguenza, sottolinea, «il governo non può limitarsi a prendere atto di questi continui sbarchi», ma deve attuare «un'efficace prevenzione». La risposta, anche se indiretta, arriva dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, impegnato alla Camera: «È ovvio che, esaurita la fase della prima accoglienza e della cura agli infermi, tutti coloro che non hanno titolo a vedersi riconosciuto lo status di rifugiati saranno espulsi e riaccompagnati nel Paese d'origine». Quanto alla collaborazione dei vicini, ha ricordato, «il primo articolo della riforma stabilisce che nella conclusione e nell'eventuale revisione dei programmi di cooperazione con gli Stati da cui provengono i clandestini si terrà conto anche di questo». In proposito Mantovano ha spiegato che il governo attribuisce «particolare importanza agli accordi di riammissione». Quanti ai flussi degli stagionali, il ministro del Welfare, Roberto Maroni, si è impegnato a firmare il decreto entro lunedì. Lo ha assicurato ai rappresentanti delle regioni senza però indicare il numero. Dovrebbero comunque essere ventimila.
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