Da Istanbul

Una telefonata al ministro Fini per garantire l'impegno del governo turco per accertare i fatti ed individuare con chiarezza le responsabilità sull'omicidio di don Andrea Santoro. È questo il senso della telefonata del ministro degli Esteri turco Abdullah Gul al collega italiano. Gul ha sottolineato come tutto lasci presumere che si sia trattato di un gesto individuale, e si è detto fiducioso che l'autore del crimine potrà essere presto consegnato alla giustizia.

Nel corso della telefonata con il ministro Gul, Fini si è anche riferito all' attuale delicato momento in Medio Oriente dopo la pubblicazione delle vignette su Maometto, e ha sottolineato la necessità di isolare gli elementi estremisti, innalzando la soglia della vigilanza comune, e proseguendo nella politica di dialogo, collaborazione e rispetto dei valori ed identità religiose, anche alla luce degli eccellenti rapporti bilaterali.

Il ministro Gul ha osservato come anche l'opinione pubblica turca abbia condannato l'omicidio del sacerdote, e ha aggiunto che il governo del suo Paese ha impartito alle forze dell'ordine istruzioni di tutelare al massimo la libertà di culto e gli interessi stranieri. Il ministro Fini ha informato del contenuto della sua conversazione il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Camillo Ruini

Per il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano: «L'Europa renderà meno stucchevole il dibattito sul riconoscimento delle proprie radici se porrà questo tema a fondamento della propria iniziativa politica, nei confronti dei Paesi che ambiscono a entrare in essa, o che con essa intendono avere rapporti di ogni tipo».