ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su giornaledi calabria (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 10 Giugno 2005 |
Fini ed An, “prove” di divorzio
ROMA - Il vicepremier Gianfranco Fini interviene sull'astensionismo al referendum: "Invitare ad andare al mare, a non andare a votare ai prossimi referendum, è sbagliato e non è una cosa positiva. Non c'è dubbio che invitare a non votare non educa la pubblica opinione, non responsabilizza". Il vicepremier ha aggiunto: "Questa è la mia opinione ma non intendo demonizzare chi non andrà a votare". Le parole di Fini sul referendum piombano su An come un temporale e provocano reazioni durissime. "Invitare a non votare ai prossimi referendum è diseducativo", ha detto il vicepremier e nel partito è scoppiato il terremoto con Publio Fiori che arriva a ipotizzare "la morte di An". "Mi sembra evidente - dice Fiori - che ormai o Fini lascia An o An lascia Fini". Dalle parole di Fini prende le distanze anche Gianni Alemanno, ministro delle Politiche agricole: "E' necessaria una netta presa di posizione. Come da parte nostra c'è sempre stato rispetto per le posizioni del vice presidente del Consiglio, così pretendiamo un rispetto non di maniera per le posizioni di chi si è schierato sul fronte dell'astensionismo attivo”. Anche Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, si dice "sconcertato" per le parole del segretario del suo partito. Di parere opposto invece il vicepresidente vicario di An Ignazio La Russa che liquida le reazioni all'intervista di Fini con un laconico: "Se Mantovano è sconcertato, io no".
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