ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL Resto del Carlino - La Nazione Giovedì 14 febbraio 2002

Silvia Mastrantonio


Accordo sulle colf Una per famiglia


 

ROMA — Pace fatta, o quasi, in seno alla maggioranza per la regolarizzazione dei collaboratori domestici. Guerra aperta, invece, tra governo e opposizione sul medesimo provvedimento o meglio sulla nuova legge sull'immigrazione che ha fallito l'obiettivo della Commissione Affari costituzionali e sbarcherà, martedì , direttamente nell'aula del Senato. Il primo fronte aperto era quello che contrapponeva il blocco Ccd-Cdu alla Lega decisa a fare la voce grossa forse non solo in materia di immigrazione ma soprattutto in tempi di nomine Rai. Ieri sera, dopo due giornate frenetiche e un mare di emendamenti restrittivi presentati dalla Lega e comunque decaduti con la decisione di passare la «palla» all'aula, è stato raggiunto un nuovo accordo politico in seno alla maggioranza. Nel corso di un incontro ristretto al quale hanno preso parte i ministri Bossi, Giovanardi, Maroni, il sottosegretario all'Interno Mantovano e il relatore del provvedimento Gabriele Boscetto di Fi, si è varata una soluzione che prevede la possibilità, per ogni famiglia, di mettere in regola un solo collaboratore domestico. Questo per quanto riguarda la collaborazione familiare. Per quel che concerne, invece, l'ambito assistenziale (handicappati, anziani etc) le norme restano più ampie. «Saranno comunque fissati paletti nuovi per evitare il rischio di dichiarazioni elusive da parte dei datori di lavoro — spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento Giovanardi — quel che è importante è che l'accordo di maggioranza c'è». E, a proposito del subemendamento duramente contestato dall'opposizione per l'impiego di navi militari nelle operazioni di contrasto all'immigrazione clandestina, il ministro Giovanardi ribatte: «Le navi della Marina, come quelle dei Carabinieri, già operano in questo senso. L'unica novità è che potranno farlo anche fuori delle acque territoriali».

Martedì, dunque, si arriva in aula e si profila uno scontro durissimo. L'opposizione è ben decisa a contrastare in tutti i modi una legge che viene definita iniqua e l'ha già dimostrato con l'ostruzionismo messo in atto in Commissione. Secondo il senatore dei Ds Massimo Brutti «è demagogico e pericoloso» l'emendamento che riguarda l'impiego di navi militari con il compito di fermare le navi dei clandestini. «Fermare significa — spiega Brutti — ricorrere all'uso della forza mettendo a rischio la vita di persone disperate».

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