ALFREDO MANTOVANO
DEPUTATO AL PARLAMENTO ITALIANO
Camunicato del 5 agosto 1999 n° 1
Mantovano (A.N.) : la 'par
condicio' e' ormai diventata ''una
battaglia di liberta''
(ANSA) - ROMA, 5 AGO - Il
deputato di An Alfredo Mantovano non crede che la maggioranza voglia arrivare
davvero al ''muro contro muro'' in Parlamento sul ddl per la 'par condicio' e
dai microfoni del GR3 avverte che questa e' ormai diventata ''una battaglia di
liberta'''.''Anche il ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto -
dichiara Mantovano - tre settimane fa era certo di approvare il suo testo
sull'incompatibilita' Gip-Gup dichiarando guerra al Polo. Ma e' durata
appena 24 ore. Il giorno dopo, l'esperto costituzionalista dei Ds Antonio Soda,
ha detto che non si
possono fare le riforme sulle regole senza il Polo. Mi
auguro che ci sia un ripensamento di questo tipo anche sulla materia
delicatissima della propaganda elettorale. Non facciamo guerra a nessuno, ci e'
stata dichiarata''. Mantovano spiega poi che anche se il suo partito non si e'
mai servito troppo degli spot elettorali scendera' ugualmente al fianco di FI
''perche' si tratta di una battaglia di liberta'. C'e' come un odio ideologico,
una sorta di fobia nei confronti degli spot che sono uno degli strumenti di
propaganda piu' importanti. La par condicio invece deve riguardare tutto e ci
deve essere un tetto di spesa come c'e' gia' adesso. Questa e' l'autentica
garanzia da par condicio. L'impressione e' che per il governo gli italiani siano
soggetti mentalmente deboli da tutelare contro il presunto imbonitore
televisivo''.
''Viene poi da chiedersi - prosegue Mantovano - come mai alla
vigilia di ferie estive vi sia questa urgenza, senza che neanche possa iniziare
un lavoro in commissione, di varare una disciplina che poi avra' vigore, se
l'avra', non prima della prossima primavera. Non esiste una emergenza
immigrazione, una emergenza criminalita', una emergenza sanita' che sono cose
certamente piu' importanti della
disciplina degli spot?''. Mantovano avverte
quindi che potrebbero esserci dei
''problemi'' per le altre riforme. ''Gli
ostacoli su questa strada - dichiara - sono venuti sempre e soltanto da
esponenti del governo o della maggioranza. Scelgano loro se devono continuare
con questo agire a strappi o se invece vogliono concludere la legislatura
portando a casa delle importanti modifiche costituzionali alle quali noi teniamo
come tutti gli italiani''.'