![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Comunicato Stampa |
L'ON. FASSINO ABBIA IL CORAGGIO DI DICHIARARE DI APPREZZARE SOLO UNA PARTE DELLA 194
All’on. Fassino che teme la riduzione dell’ambito di applicazione delle legge 194 rispondo che all’ordine del giorno è l’applicazione integrale della legge, compresa la parte relativa alla prevenzione-dissuasione. È stato proposto il coinvolgimento dei volontari del Movimento per la vita, i quali per questo stanno patendo un linciaggio ingeneroso. Non risulta tuttavia che i Centri di aiuto alla vita abbiano garantito a 70.000 donne la libertà dal dramma dell’aborto contro o nonostante la loro volontà. Il furore propagandistico cui stiamo assistendo testimonia in realtà la fragilità della cultura del fronte pro-choice, che si sente minacciato dalle argomentazioni, dalle doti umane e dalla dedizione di persone che operano non certo “per un pugno di voti”. Oltre a ciò, è quantomeno ipocrita riempirsi la bocca della parola “libertà”, per poi precludere ad una realtà, colpevole solo di fare bene il proprio lavoro, l’accesso ai consultori. Fassino teme forse che le donne in difficoltà possano scegliere tra una pluralità di prospettive per il loro futuro e per quello del nascituro? Al leader DS, che mostra di apprezzare la 194 ricordo quanto essa afferma: a) all’art. 2, comma 2 “i consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni di volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita” (è la descrizione di realtà come il Mpv e dell’azione che i suoi aderenti svolgono quotidianamente); b) all’art. 5, comma 1, che il compito del consultorio è di indicare le “possibili soluzioni dei problemi proposti”, mettendo in opera “ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna”; c) allo stesso art. 5, comma 2, che il medico di fiducia, cui la gestante si sia rivolta in alternativa al consultorio, è tenuto a informarla sugli “interventi di carattere sociale cui può fare ricorso, nonché sui consultori”. Il leader DS abbia almeno il coraggio di affermare apertamente che il suo apprezzamento non va a tutta la 194 ma solo ad una parte di essa, quella che stabilisce la procedura per abortire.
Alfredo Mantovano
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