![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Comunicato Stampa |
Il "liberale" Pannella invoca il carcere
L'appello di Marco Pannella al Capo dello Stato rientra fra i paradossi di questa campagna referendaria. Il "liberale" Pannella invoca il carcere (da 6 mesi a 3 anni!) per ecclesiastici e alte cariche dello Stato, sulla scorta di quanto sostenuto giorni fa da Michele Ainis su La Stampa. Peccato che lo stesso Ainis abbia scritto delle inesattezze: gli articoli 98 del testo unico 361/1957 e 51 della legge 352/1970 presuppongono sia un abuso di funzione da parte del ministro di culto o di chi è rivestito di un pubblico potere, sia una concreta costrizione verso l'elettore: sfido chiunque a riconoscere questi estremi nell'invito a non mettere ai voti la vita, rivolto da autorevoli esponenti del mondo ecclesiale ed istituzionale. In uno dei rari precedenti della giurisprudenza sul punto, a proposito della propaganda nelle Chiese durante il referendum sull'aborto del 1981, la Corte di Cassazione ha ritenuta non legittima soltanto la "menzione di conseguenti vantaggi o danni, neppure di carattere spirituale" derivanti dal comportamento di voto (sentenza n. 9153 del 1984). Se dunque non fa notizia l'inesattezza di un ordinario di cattedra, pur amplificata dall'autorevolezza del quotidiano che l'ha ospitata, fa invece notizia l'auspicio del libertario Pannella che Rebibbia apra un braccio per ministri del Culto e dello Stato: cosa non si fa per raggiungere il quorum!
Sottosegretario on. Alfredo Mantovano
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