Se il governo intende operare una sanatoria ha il dovere di provvedere con una legge. Idem se intende liberalizzare la droga, aprire le stanze del buco o rendere l’aborto un problema di pillola. Non sta bene invece utilizzare il decreto flussi, che ha la funzione di fare entrare in Italia lavoratori che si trovano al di fuori dei confini europei, per sanare la posizione dei clandestini che si trovano in Italia. Il ministro Amato ha già detto, neanche tanto implicitamente, che intende procedere in quest’ultima direzione: basta rileggere i verbali delle sue audizioni davanti alle Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato. Che oggi senta il bisogno di smentirlo costituisce una excusatio non petita, ma anche la conferma che l’Esecutivo prova ad aggirare il più possibile il Parlamento, anche a costo di pesanti forzature. Dirà l’Europa se un decreto flussi utilizzato come sanatoria sia o meno compatibile con le proprie decisioni in tema di immigrazione, assunte a partire dal vertice di Siviglia, cioè da oltre 4 anni.

Roma, 21 luglio 2006

Sen. Alfredo Mantovano