SOTTOSEGRETARIO DI STATO
AL MINISTERO DELL'INTERNO
Dipartimento della Pubblica Sicurezza


Comunicato Stampa

 

 

 

 

 

L' ONCOLOGICO VA DEMOLITO ?

 

La nota del pres. Fitto sull'Oncologico di Lecce ha il pregio di chiarire i termini della questione senza le incertezze dei mesi passati. E' però necessario far seguire una distinzione altrettanto chiara fra quello che è nei programmi della Regione e la disponibilità di risorse.

La sintesi del programma della Regione, espressa nel piano ospedaliero, è la seguente: l'edificio di sei piani che sorge nell'area del V. Fazzi è inutile, a prescindere da qualsiasi quantificazione finanziaria. Il discorso del presidente della Regione Puglia non prende neanche in considerazione il progetto originario che ha portato a costruire sei piani di Oncologico, che dovevano ospitare, secondo quanto era valido fino a poco più di un anno fa, 140 posti letto. Dalle sue parole questa previsione è superata: quando parla di Polo Oncologico a Lecce, Fitto, fa riferimento a "una unità operativa con 20 posti letto di oncologia; un'unità di radioterapia con letti tecnici …ecc"; cioè fa riferimento alle normali dimensioni di un qualsiasi reparto ospedaliero, che può stare comodamente in metà piano di un'ala del V.Fazzi. A meno che non si immagini di collocare 4 degenti per piano nella nuova struttura (e resta perfino un piano libero)…

A questo punto non c'è da chiedersi soltanto se a Lecce l'edificio che tutti conoscono come l'Oncologico debba essere inevitabilmente demolito. C'è da chiedersi, anzitutto, se 20 posti letto appaiono adeguati alla drammatica domanda di terapie oncologiche nel Salento (da questo punto di vista il rinvio alla "distribuzione sul territorio di posti letto di oncologia in ogni presidio ospedaliero" contrasta con la necessità di una forte struttura dipartimentale interdisciplinare a specifica vocazione oncologica). Poiché questi interrogativi interpellano l'intera comunità salentina, non credo che la risposta debba considerarsi irreversibile e immodificabile: già da ieri ho chiesto al prefetto di Lecce di invitare la deputazione parlamentare e i consiglieri regionali che esprime il territorio del Salento a un tavolo di lavoro e di confronto con gli amministratori regionali, che sarà convocato nei prossimi giorni, per definire una posizione comune e condivisa. L'individuazione delle risorse, che è un passaggio importantissimo e che richiede l'intervento concorde di tutte le forze politiche e sociali, diventa a questo punto secondaria rispetto alla scelta delle strutture.

 


Roma, 10 luglio 2003

 

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