![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Comunicato Stampa |
IL RICONOSCIMENTO PUBBLICO DELLE UNINIONI DIVERSE DAL MATRIMONIO CREA UNO SQUILIBRIO
Accordare ad unioni diverse dal matrimonio un riconoscimento pubblico di quasi parificazione al matrimonio crea uno squilibrio: mentre la società assume obblighi rispetto ai conviventi di tali unioni, questi non assumono verso la società gli obblighi propri del matrimonio; e questo privilegia tali unioni rispetto al matrimonio. La maniera più efficace per difendere il bene comune consiste invece nella promozione sistematica di politiche familiari organiche, che difendano la famiglia fondata sul matrimonio quale cardine della politica sociale. In questo quadro, va incrementato il sostegno delle gestanti in difficoltà; l’uso di farmaci abortivi non rappresenta un aiuto per nessuno: numerosi sono ormai gli studi scientifici che testimoniano i rischi connessi all’uso della RU 486, a partire dai rapporti della Food and Drug Administration statunitense, che documentano i numerosi casi di gravi effetti secondari della pillola abortiva sulle donne. Queste argomentazioni non coincidono con una indebita “imposizione della morale cattolica”: come ha chiaramente affermato proprio Benedetto XVI, “non si tratta qui di norme peculiari della morale cattolica, ma di verità elementari che riguardano la nostra comune umanità”. Certamente vi è un problema politico: al di là del lessico diluito, necessario per confezionare programmi elettorali nei quali debbono riconoscersi partiti le cui politiche in materia sono collidenti, Romano Prodi - oltre a raccomandare ai Radicali “attenzione” alle diverse sensibilità della coalizione sui temi eticamente sensibili - dovrebbe spiegare con maggiore chiarezza alle famiglie italiane quale sia il suo pensiero in materia, o se esso debba essere ricavato dai comunicati dell’on. Grillini.
on. Alfredo Mantovano
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