Mantovano (A.N.) a Bianco: serve la prevenzione, non le parate

La reazione dell'on. Bianco di fronte all'ultimo grave episodio criminoso di Napoli conferma ancora una volta l'opportunità di definirlo "ministro delle interviste": non solo perché trascorre la giornata a rilasciare dichiarazioni a raffica invece che svolgere il suo lavoro di titolare dell'Interno, ma anche perché non riesce a impostare un'azione di governo dell'ordine pubblico che duri qualche minuto di più di quanto dura una notizia di agenzia. Alleanza Nazionale non ha lamentato l'arrivo a Napoli degli uomini dell'operazione Golfo: ha lamentato la loro strumentalizzazione da parte del vertice del Viminale per scopi di immagine personale e di coalizione. Identico discorso vale per le 100 unità in più che oggi Bianco assicura dopo il ferimento della bambina: perché l'accresciuta presenza fisica dia risultati non deve restare fine a sé stessa. Con le unità in più a disposizione, si moltiplicano i posti di blocco; ma il lavoro sulla strada ha senso in quanto è collegato all'approfondimento dei dati raccolti, alla loro analisi, all'investigazione che su di essi si fonda, all'individuazione dei flussi di denaro che consentono di acquistare i mezzi, i tabacchi esteri, la droga, le armi. Ciò richiede presenza non occasionale, raccordo operativo stabile, unità formate e motivate, diverse dal personale inviato sulla scia dell'emergenza, che sa di doversene andare da un momento all'altro. Non servono episodiche "operazioni", si chiamino Primavera o Golfo: serve la prevenzione, che si realizza con una strategia, non con l'invio di quantitativi di uomini direttamente proporzionali all'ampiezza dei titoli dei giornali.