SOTTOSEGRETARIO DI STATO
AL MINISTERO DELL'INTERNO
Dipartimento della Pubblica Sicurezza


Comunicato Stampa

 

 

 

 

L'autorità politica non deve attendere l'autorità giudiziaria per operare con trasparenza e correttezza

 

E' fin troppo ovvio sottolineare che chiunque svolga attività politica, in particolare in ruoli di governo, centrale o territoriale, ha il dovere di prendere le distanze da ambienti criminali, anche se i rapporti fossero esclusivamente personali. Altrettanto ovvio è che questo vale a prescindere dallo schieramento di appartenenza. Personalmente, a differenza di quanto viene scritto nella nota dei DS di Lecce di oggi, non ho alcun imbarazzo nei confronti di nessuno, avendo cercato sempre di tradurre queste ovvietà in fatti concreti (prima, durante e dopo le campagne elettorali). Sono però convinto che, se si vuol affrontare quanto accaduto a Lecce nelle ultime ore senza demagogia e senza visceralità, è indispensabile fare delle distinzioni:

1. i processi competono all'autorità giudiziaria, e non sono surrogabili da nessuno e in nessuna sede che non sia quella propria, soprattutto se riguardano persone che, al momento, non risultano neanche indagate;

2. l'autorità politica non deve attendere l'autorità giudiziaria per operare con trasparenza e correttezza. In quest'ottica si colloca l'iniziativa della commissione sugli appalti. Scelgano i DS: vanno individuati i meccanismi di inquinamento dell'attività amministrativa, e le modalità attraverso le quali quest'inquinamento avviene nel nostro territorio (in tal caso, perché criticano la "task force"?), ovvero bisogna lasciare tutto come è adesso (e allora, perché scandalizzarsi con comunicati di fuoco?).

Colgo l'occasione per ringraziare la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza che, tra ieri e oggi, fra Lecce e provincia, hanno disarticolato la parte più rilevante della criminalità organizzata nel Salento, coordinate dalla Procura distrettuale di Lecce: è questo il dato più significativo di un lavoro che non può passare in secondo piano. Se appena un mese fa si era levato un allarme generale per l'aggressione criminale nelle nostre strade, i risultati investigativi raggiunti che la risposta è stata adeguata, forte e tempestiva: come il Governo aveva auspicato.


Roma, 15 aprile 2003

 

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