![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Comunicato Stampa |
"Ogni vescovo" e sacerdote prima di parlare deve adeguatamente documentarsi su quello che dice
Leggo con sorpresa l'intervista che mons. Ruppi ha rilasciato al Corriere del Mezzogiorno di oggi. Ciò che colpisce maggiormente è il drastico giudizio di "insensibilità di fronte a quelle che sono le vere problematiche sociali" rivolto ai politici per le vicende che riguardano l'occupazione in Puglia. Se la sola fonte di informazione sul punto fossero le parole dell'Arcivescovo di Lecce, nessuno avrebbe dubbi sull'irresponsabilità dei politici pugliesi, i quali - tutti, nessuno escluso - sono disinteressati ai drammi del mondo del lavoro sul territorio. Senza vantare alcun merito personale e senza mancare di rispetto al presule (il quale, tuttavia, se manifesta valutazioni politiche, accetterà una replica alle stesse), mi permetto di ricordare che:
- la questione degli LSU è stata risolta dal governo con una apposita previsione di bilancio nella Legge finanziaria in via di approvazione;
- la questione Gum-Ce.di. Puglia è stata avviata a soluzione grazie all'impegno quotidiano profuso dal ministero del Lavoro, che ha indotto i protagonisti (da ultimo, i 13 istituti di credito interessati) ad assumere le loro responsabilità attorno a un tavolo: la soddisfazione espressa dai sindacati nella riunione di mercoledì scorso conferma la bontà dell'azione svolta;
- la questione Adelchi dipende molto dalle scelte aziendali del titolare, ma ha conosciuto un richiamo alla serietà a seguito di una riunione convocata alla prefettura di Lecce, che ha fatto rivedere soluzioni drastiche e licenziamenti di massa.
Non commento il resto, pur avendo opinioni differenti rispetto a quelle espresse nell'intervista. La sorpresa più grande è però nel passaggio sul Gay pride. Avendo partecipato al dibattito sulla stessa iniziativa, quando fu organizzata a Roma nel 2000, ricordo che all'epoca il vescovo ausiliare della Capitale, mons. Rino Fisichella, arrivò a ipotizzare una sospensione del Giubileo, in segno di protesta contro l'oltraggio alla religione arrecato dalla manifestazione (che non veniva visto come una mera manifestazione di rispettabili opinioni). Eppure nel 2000 il problema era sullo stesso svolgimento della manifestazione, mentre oggi è sulla sua condivisione mediante patrocinio da parte della Regione.
Condivido invece il passaggio finale dell'intervista. Lì dove mons. Ruppi afferma che "ogni sacerdote prima di parlare deve adeguatamente documentarsi su quello che dice". Ogni sacerdote e, se mi è consentito, ogni vescovo.
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