![]() SENATORE DELLA REPUBBLICA |
Comunicato Stampa |
Le motivazioni della sentenza 1072 della Corte di cassazione fanno definitivamente giustizia, nel senso proprio del termine, delle erronee distinzioni tra terroristi, resistenti e guerriglieri, contenute nelle sentenze della dott.ssa Forleo e della Corte di assise di appello di Milano. Nelle stesse ore in cui la Cassazione spiega correttamente che cosa si intende per atto terroristico, ricevo dalla dott.ssa Forleo un atto di citazione a giudizio, con richiesta di risarcimento dei danni, per aver osato criticare il contenuto della sua sentenza. Per comprendere di che cosa si parla: non paga di tutto questo, vuole anche bloccare ogni critica sulle sue decisioni sbagliate, pur se fondata su fatti e argomentazioni di diritto. Per la cronaca: nell’atto di citazione che mi è stato notificato è possibile leggere che la dott.ssa Forleo – sono sue parole – , “al fine di fornire una definizione del fenomeno il più vicina (sic) possibile all’interpretazione che di esso è stata data dal diritto internazionale, ha altresì analizzato”, fra l’altro “la Convenzione Globale dell’ONU sul terrorismo, la quale ultima sebbene non ancora approvata, ha fornito utili spunti ed indicazioni per la formulazione di un concetto internazionalistico di terrorismo”. Ergo: la stessa Gup rivendica di aver deciso in base a una Convenzione ONU inesistente, mai ratificata da alcuno Stato perché mai approvata dall’ONU (anche su questo si fondava la mia critica alla sua sentenza) ma, pur avendo avuto torto dalla Cassazione, mi cita a giudizio. Della serie: perseverare est diabolicum; la Cassazione riafferma il diritto, ma io potrei pagare i danni. Di che cosa?
Sen. Alfredo Mantovano
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