SOTTOSEGRETARIO DI STATO
AL MINISTERO DELL'INTERNO
Dipartimento della Pubblica Sicurezza


Comunicato Stampa

 

  numero 2 17 gennaio 2002

Dopo l'intervento di Civiltà Cattolica

MANTOVANO: IL D.D.L. SULL'IMMIGRAZIONE TUTELA I DIRITTI UMANI


 

Lo spirito e la lettera della riforma della disciplina sull'immigrazione vanno nella direzione di salvaguardare, non di ledere, i diritti umani:

  • i diritti di coloro che risiedono in Italia e in Europa, e che hanno titolo a vedere rispettata la propria sicurezza personale e al tempo stesso la certezza nei rapporti interpersonali e di lavoro;


  • i diritti degli stranieri che chiedono di entrare nel nostro paese, ai quali il testo che si propone collega il permesso di soggiorno all'esistenza di un contratto di lavoro non già perché considera l'extracomunitario merce-lavoro, bensì per sottrarlo dallo sfruttamento del "nero" o dalle tentazioni della criminalità;


  • i diritti di coloro che sono preda quotidianamente degli scafisti e dei trafficanti di uomini e di donne, poiché prevede norme più severe, anche quanto al trattamento penitenziario.

La revisione dello sponsor si è resa necessaria per l'evidente strumentalizzazione subita dall'istituto, mentre sul ricongiungimento familiare sono fatti salvi i diritti della famiglia, secondo il parametro costituzionale, in modo certamente più esteso di ipotesi di modifica in atto in altri Stati europei. Il testo non è assolutamente intangibile, anche se riesce difficile prendere in considerazione ipotesi di rettifiche, nel momento in cui le opposizioni presentano, come hanno fatto al Senato, oltre 1.000 emendamenti - la gran parte dei quali palesemente ostruzionistici - e su ciascuno parlano per dichiarazione di voto dai 30 ai 40 minuti. Tutti i suggerimenti avanzati dal volontariato e dagli operatori del settore sono e saranno adeguatamente approfonditi, senza stravolgere l'impianto e la coerenza logica del d.d.l.

vedi i precedenti comunicati