Proviamo a riassumere. Il ministro Mussi, rappresentando non sé stesso, ma il governo italiano, ritira la sottoscrizione dell'Italia alla dichiarazione etica contraria all'uso delle cellule staminali embrionali. Il vicepresidente del Consiglio, a distanza di poche ore, si presenta alla Camera e a nome del medesimo governo, sottolinea la necessità di una decisione collegiale su un punto così delicato, e smentisce il ministro Mussi. Logica e rispetto per le istituzioni farebbero attendere le immediate dimissioni del titolare della Ricerca scientifica; a distanza di 24 ore, sembra invece che non sia successo nulla. Di più: c'era una volta un "correntone", che faceva blocco con la sinistra più radicale e votava contro tutte le missioni all'estero. Accade ora che il ministro espressione di quel gruppo, dopo aver assunto una posizione impegnativa in sede europea, su un tema cardine per il fronte libertario, viene mortificato in Parlamento dall'alleato-superiore Rutelli, e che cosa fa? Invece di uscirne, sbattendo la porta, china la testa e torna al ministero. Altro che "fantasia al potere": umiliazione al potere, purché resti salda la poltrona!

Roma, 1 giugno 2006

Sen . Alfredo Mantovano