![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Comunicato Stampa |
Giornata orgogliosa sul fronte della sicurezza
Quando, il 12 luglio 2001, si diffuse la notizia dell'omicidio di Michele Fazio non ne fu colpita soltanto - e in modo terribile - la famiglia: furono colpite l'intera comunità barese, i pugliesi, tutte le istituzioni. Ricordo ancora il lungo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che quel giorno presiedetti in prefettura, allargato ai vertici delle forze di polizia e della magistratura dell'intera regione. E il deposito, all'inizio del 2004, del provvedimento di archiviazione del Gip del tribunale di Bari - un "atto dovuto" a causa dell'esito delle indagini fino a quel momento - costituì per tutti la riapertura di una ferita mai realmente chiusa. Il lavoro svolto negli ultimi mesi dalle varie articolazioni della Polizia di Stato, ben coordinato dalla Procura della Repubblica di Bari, non restituisce la vita a Michele, ma restituisce significato alla giustizia. Spesso le forze di polizia sono accusate di fare poco e di non coprire tutti i complessi fronti della sicurezza; le si immagina distributori automatici di sicurezza, e le si critica se, premendo il tasto, non esce il "prodotto". La cattura dei presunti assassini di Michele conferma quanto questo lavoro è delicato, è lungo, è complesso; ma conferma anche la volontà di non arrendersi e di valorizzare ogni minimo indizio per riprendere le fila delle investigazioni. Conferma, cioè, il valore, la professionalità e la generosità di donne e di uomini che proprio ieri, nel cuore della Bari vecchia, hanno celebrato sobriamente, ma circondati dall'affetto dei baresi autentici, la loro festa. Ringrazio di cuore il Questore di Bari, invitandolo a estendere questi ringraziamenti a coloro che hanno collaborato alla riuscita dell'indagine; ricordo nella circostanza gli sforzi e la dedizione profusi per questa vicenda dai Carabinieri di Bari. Mi permetto di dire alle forze di polizia operanti nella città di Bari che il 20 maggio 2005 è una di quelle giornate che fanno sentire orgogliosi di ricoprire un ruolo istituzionale sul fronte della sicurezza. Sono sinceramente vicino ai genitori di Michele.
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