cambio vertici servizi, metodo da censurare
È legittimo che un Governo cambi i vertici dei Servizi di informazione e di sicurezza, soprattutto quando questi sono in carica da anni. Nell'augurare ai nuovi direttori, la cui professionalità è fuori discussione, ottimo lavoro, non si possono però tacere questioni di metodo, che chiamano in causa l'Esecutivo:- si dice che la sicurezza è un bene che interessa tutti, ma questa scelta è stata operata in esclusiva del Governo, che non ha consultato l'opposizione, ma l'ha semplicemente informata (a differenza di quanto è stato fatto 5 anni fa, a parti invertite);
- se il prefetto Mori, il cui operato è stato sempre lodato senza distinzioni, è sostituito per raggiunti limiti d'età, come mai al vertice del Cesis viene collocato un ottimo ufficiale, come il gen. Cucchi, ma anch'egli in pensione?
- riconoscendo i meriti e le qualità del dott. Gabrielli, in quale considerazione si sono tenute le ripercussioni che la sua nomina, che fa superare d'un colpo gradi e gerarchie, avrà sulla struttura, non solo del Sisde?
- come fugare il dubbio che l'anticipazione dell'inaccettabile bozza del sen. Brutti sul caso Abu Omar abbia spianato la strada per la sostituzione del gen. Pollari?
Roma, 20 novembre 2006
Sen. Alfredo Mantovano
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