Dopo aver letto l'intervista - l'ennesima - del ministro dell'Interno a la Repubblica di oggi, mi permetto di chiedergli:

• in che occasione il Polo dovrebbe manifestare il suo accordo per punire più gravemente il furto in appartamento e lo scippo, posto che il calendario dei lavori della Camera non contiene, da adesso fino a dicembre, il cosiddetto "pacchetto sicurezza". Contiene invece provvedimenti di maggiore urgenza e impatto sociale come la pdl 968 sull'istituzione del Parco nazionale della Pace (in programma dal 29 settembre) e la pdl 2388 sulla prevenzione degli infortuni nello sci (a dicembre)!

• in quale occasione il Polo avrebbe ritardato l'approvazione dello stesso "pacchetto", del quale finora l'Aula non ha approvato un solo comma esclusivamente per le divisioni interne alla maggioranza, mentre gli emendamenti proposti da AN sono stati dichiarati inammissibili dal presidente della Camera, pur toccando i nodi chiave della sicurezza;

• se ritiene che la cosa più importante sia quella di elevare le sanzioni penali per il furto in appartamento e per lo scippo, oggi in astratto puniti con pene da tre a dieci anni di reclusione, e non invece evitare che gli scippatori già condannati tornino al più presto in libertà, come prevede la Gozzini, che la sua maggioranza ritiene intoccabile, e come il piano Fassino consentirebbe di fare con maggiore efficacia.

La realtà, confermata ancora una volta, è che la sinistra, strutturalmente incapace di fronteggiare il crimine, è in grado di produrre soltanto chiacchiere e si assume la grave responsabilità di non adottare alcuna decisione, preferendo la paralisi alla soluzione dei contrasti interni.