![]() SENATORE DELLA REPUBBLICA |
Comunicato Stampa |
Ogni qual volta esponenti del Governo rispondono in sedi istituzionali sugli arrivi senza sosta di clandestini, non parlano mai di politiche efficaci per prevenire, o quanto meno per limitare il fenomeno, ma si richiamano al passato: accadeva così – dicono – pure col Governo di Centrodestra. Dai dati a disposizione si ricava che, certo, i clandestini entravano in Italia per mare anche durante i 5 anni dell’Esecutivo Berlusconi, ma: a) in quantità inferiore rispetto agli anni precedenti; b) esclusivamente per la rotta del Canale di Sicilia; c) una volta entrati, venivano espulsi in modo effettivo, erano cioè riaccompagnati nel Paese di origine. Dagli stessi dati oggi si ricava che negli ultimi 5 mesi: a) gli sbarchi sono cresciuti; b) si sono riaperte rotte che erano state chiuse da tempo, a cominciare da quella pugliese (quasi 200 clandestini giunti in un mese dall’Albania e dalle acque greche); c) le espulsioni effettive si sono drasticamente ridotte. Tutto ciò non è casuale: segue l’insieme di misure realizzate o annunciate in questi 5 mesi: dalla sanatoria di fatto all’allargamento dei ricongiungimenti, fino alla cittadinanza breve, in un quadro di continui litigi fra i ministri interessati. Giovedì nell’Aula del Senato il Governo dovrà chiarire, una volta per tutte, quale politica intende realizzare per l’immigrazione; dovrà farlo a seguito di una mozione presentata da AN, della quale sono primo firmatario, e sarà chiamato anzitutto a fornire i dati effettivi sulla presenza di clandestini oggi in Italia. E quindi a dire, fra l’altro, se vuole riprendere la strada antieuropea che lega il permesso di soggiorno e contratto di lavoro, ponendo freni effettivi agli ingressi illegali, o se vuole segnalarsi, come ha fatto a partire da maggio 2006, per essere l’unico Esecutivo nell’UE che fa entrare chiunque, sana chiunque, non espelle nessuno e, se l’extracomunitario commette reati, lo scarcera con l’indulto e non lo espelle neanche.
Sen. Alfredo Mantovano
|
vedi i precedenti comunicati |