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Comunicato Stampa |
Dopo Mussi l'embrione nelle mani di Maura Cossutta
Che il ritiro, deciso da Mussi il 30 maggio, dell'adesione dell'Italia alla "dichiarazione etica" non avrebbe conosciuto arretramenti era scontato. Si poteva impedire l'influenza negativa della decisione del Governo italiano sul Consiglio UE sulla competitività, solo votando al Senato la mozione contenente il divieto esplicito e netto di finanziare la ricerca distruttiva degli embrioni. Questo non è accaduto, grazie ai sedicenti cattolici della Margherita. Ora è veramente fuori luogo soffermarsi sulle parole pronunciate dalla Bonino o da Mussi, e sulle polemiche anticlericali e anticristiane nelle quali costoro si stanno producendo. Si rischia di prendere di vista il seguito, che è già in atto. E il seguito è l'affidamento, da parte del ministro della Salute Turco, all'on. Maura Cossutta del compito di revisionare le "linee guide" della legge 40, sulle fecondazione artificiale. Per avere un'idea dell'opinione che l'on. Cossutta ha della legge 40 è sufficiente rileggere gli interventi da lei pronunciati contro di essa nella passata legislatura. È interessante che, qualche giorno fa, al Consiglio dell'associazione Luca Coscioni, Maura Cossutta ha detto che "le linee guida non modificano la legge, ma possono fare molto". Ribadendo in questo modo la tendenza dell'Unione a svuotare il contenuto di leggi approvate dal Parlamento per via amministrativa e senza passare dal Parlamento. I sedicenti cattolici della Margherita faranno al ministro Turco e alla sua "addetta alle linee guida" gli stessi complimenti che hanno rivolto a Mussi, o chiederanno - come sarebbe logico - al ministro Turco la revoca dell'incarico a chi già proclama di voler cambiare la legge cambiando le "linee guida"?
Sen. Alfredo Mantovano
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