ALFREDO MANTOVANO
Deputato al Parlamento italiano
RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO
STATO


Comunicato Stampa

  numero 26  giugno 2000

Mantovano: Alleanza Nazionale chiede l'immediata copertura finanziaria a un piano straordinario per le carceri * Subito dopo valuterà l'opportunità o meno dell'indulto


All'inizio di una settimana che tutti ritengono decisiva per il futuro del sistema penitenziario, continua a mancare quel piano di interventi strutturali e strategici, più volte annunciato dal ministro Fassino. Tutti convengono sulla indifferibilità di nuovi concorsi per educatori e assistenti sociali; del razionale utilizzo del personale della polizia penitenziaria; della sua adeguata formazione; dell'apertura di istituti già completati o di bracci ancora chiusi; dell'avvio di circuiti diversificati per sanzioni e/o per patologie. Ma ciò esige il passaggio dalle parole ai fatti, e un impegno di spesa ben superiore ai 160 miliardi dei quali continua a parlare il ministro della Giustizia (il carcere di Bollate è costato da solo 250 miliardi).

La posizione di Alleanza Nazionale è di ribadire la richiesta al governo di inserire nel Dpef una apposita voce di almeno 1500 miliardi: da 48 ore si parla in lungo e in largo del Documento di programmazione economica e finanziaria, ma non si è sentito un cenno di anticipazione relativo a investimenti straordinari per la giustizia, per l'ordine pubblico, e per gli istituti di pena. Se Fassino e Amato non si sottrarranno alle loro responsabilità e oltrepasseranno subito la fase degli annunci con adeguate coperture finanziarie, sarà possibile l'immediata partenza del tavolo istituzionale sulle carceri, al quale intendiamo prendere parte costruttivamente, o alla Commissione Giustizia del Senato, dove pende da un mese la decisione in merito, o alla Commissione Giustizia della Camera, presso la quale è in discussione la relazione del Comitato carceri.

Una volta individuato nella vivibilità degli istituti di pena il tema generale del dibattito, sarà possibile verificare l'utilità o l'inutilità di un provvedimento di clemenza, con gli inevitabili limiti ed esclusioni oggettive e soggettive.

On. Alfredo Mantovano

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