ALFREDO MANTOVANO
deputato al parlamento italiano
Comunicato Stampa del 27/10/1999
MANTOVANO (AN):abolire la commissione Antimafia"
(AGI) - Roma, 27 ott - Alleanza
Nazionale ritiene che abolire la commissione Antimafia sarebbe "un segnale di
dignita' della politica". Alfredo Mantovano, responsabile dei problemi dello
Stato di An, in un editoriale su "Il Secolo" spiega le ragioni di questa
iniziativa.
"La relazione Violante - afferma - fu l'equivalente di un disco verde alla
magistratura inquirente di Palermo, che proprio in quei giorni avanzava al
Senato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Andreotti".
Secondo l'esponente di An fu anche "un atto di rinuncia della politica e, nella
specie, della commissione Antimafia a valutazioni del tutto autonome sulla
consistenza del fenomeno mafioso e sui suoi collegamenti con la politica".
- Secondo l'analisi dell'esponente di An, nel '96, quando subentro' Del
Turco, non c'era piu' bisogno "del concorso attivo e spesso non consapevole dei
PM piu' ultras. La rivoluzione giudiziaria era finita e la parola d'ordine era
normalizzazione. E quale emblema piu' adeguato per un ritorno alla normalita' di
uno dei pochi socialisti di rilievo scampati al ciclone giudiziario?".
Secondo Mantovano la gestione dell'Antimafia di Del Turco e' "soporifera,
tranne poche eccezioni, tre anni di attivita' sono coincisi con inutili
passerelle".
Mantovano rileva come la destra non abbia condiviso nel '93 la relazione
Violante, al punto di averne proposta una alternativa e come nell'attuale
Antimafia svolga un ruolo attivo e propositivo, che "spesso si infrange sul muro
di gomma della normalita' post-tangentizia". "Per questo e' legittimata -
conclude - a chiedere l'abolizione della Commissione: in passato strumento di
orientamento dell'azione giudiziaria, oggi giocattolo inutile che serve a dare
autorevolezza alle implicite richieste di amnistia formulate da chi la
presiede". (AGI)