Qualche giorno fa il presidente del consiglio pro tempore Amato chiedeva l'attenzione e il consenso dell'on. Bertinotti sulla Legge finanziaria, mostrando disponibilità ad accogliere i suggerimenti del segretario di Rifondazione comunista. Oggi il candidato premier del centrosinistra Rutelli offre all'on. Bertinotti la desistenza partendo da un'intesa "sui fatti concreti". Rispondendo in tempo reale, l'uomo più corteggiato della sinistra fornisce un saggio dei "fatti concreti" oggetto di possibili intese: "la distruzione di un Mc Donald's - sono sue parole - deve essere letta all'interno di un processo di spoliazione in corso, con le multinazionali che tengono in mano il destino delle persone". La campagna elettorale del 2001, nell'ipotesi in cui la desistenza sui "fatti concreti" andrà in porto, ci riserva da parte dell'intero schieramento di sinistra l'apologia delle molotov e la moltiplicazione delle vetrine infrante dei vari Mc Donald's, o dei negozi che saranno identificati come espressione delle multinazionali? Il paleocomunismo di Rifondazione tranquillizzerà i partner europei e internazionali? Prima di gridare allo scandalo per la pagliuzza nell'occhio della Casa delle libertà, costituita da qualche intemperanza verbale del leader della Lega, la sinistra non dovrebbe liberarsi della trave costituita dalla ricostituzione al proprio interno di un retroterra culturale e politico favorevole alla violenza?

Ho presentato oggi al ministro dell'Interno un'interrogazione con la quale chiedo che, alla luce delle dichiarazioni di Bertinotti, relative al sorgere di un "nuovo movimento" che avrebbe obiettivi di sovversione anche violenta, realizzi un'azione di prevenzione e di sorveglianza sui movimenti antagonisti presenti e operanti in Italia, e tuteli adeguatamente quelli che, nella folle logica della lotta al capitalismo, possono rappresentare gli obiettivi più emblematici di chi, per usare le parole del segretario di Rifondazione, "lotta per una giusta causa".