ALFREDO MANTOVANO
Deputato al Parlamento italiano
RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO
STATO


Comunicato Stampa

  numero 2 29  settembre 2000

Mantovano (AN): con la "pillola del giorno dopo" Veronesi viola il codice penale


Autorizzando la distribuzione della pillola del giorno dopo, il ministero della Sanità si rende responsabile di una grave violazione della legge 194/1978, che ha introdotto in Italia l'aborto. La pillola funziona nei fatti come un abortivo, perché impedisce l'annidamento dell'ovulo fecondato. Assumere la pillola equivale quindi, nella gran parte dei casi, a interrompere volontariamente la gravidanza. Perché ciò sia possibile quella legge, pur estremamente permissiva, impone che la donna si rivolga a un consultorio o al medico di fiducia, i quali devono svolgere i necessari accertamenti medici, tentare un'opera di dissuasione, e rilasciare il certificato che permette di eseguire l'intervento (articoli 4 e 5). Se la pillola fosse venduta in farmacia o distribuita in ambulatorio al di fuori della procedura ricordata, il medico e il farmacista sarebbero responsabili del reato previsto dall'art. 19 della stessa legge (aborto clandestino), che prevede la reclusione fino a tre anni: non sarebbero scusati dal decreto del ministero della Sanità, perché quest'ultimo non ha il potere di derogare a una legge dello Stato.

Dopo le performances sulla clonazione e sulla procreazione artificiale, il prof. Veronesi continua a disprezzare le indicazioni dell'Unione Europea e le leggi dello Stato. Per la pillola del giorno dopo Veronesi non si limita più soltanto al disprezzo, ma si rende complice di tutti i reati che saranno commessi a seguito del suo atto amministrativo.

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