SENATORE DELLA REPUBBLICA


Comunicato Stampa

 

 

 

 

 

 

se Amato non applica la Fini Bossi , verrà denunciato

 

Dai dati confusi che emergono in queste ore, sono non meno di 5.000 gli extracomunitari che hanno lasciato o stanno lasciando gli istituti di pena a seguito dell’indulto. Per il clandestino che viene scarcerato la legge prevede due ipotesi: se è nota la sua identità, le forze di polizia hanno l’obbligo di procedere alla sua espulsione, con accompagnamento alla frontiera; se invece non è identificato, va condotto, a cura delle forze di polizia, in un Centro di permanenza temporanea, per consentire che non si dilegui in attesa di accertare chi è e da dove viene, e per poter quindi procedere alla sua effettiva espulsione. Solo in caso di concreta impossibilità a farlo entrare in un Cpt, gli viene consegnata l’intimazione del Questore ad allontanarsi dal territorio nazionale.

Ieri il sottosegretario alla Giustizia Manconi ha dichiarato che, poiché il Centrosinistra intende modificare la Fini Bossi, “nessuno di noi vuole inseguire il clandestino straniero e non li spediremo nei centri di accoglienza temporanea”. Questo significa che, violando una legge in vigore, non ancora modificata ( al di là delle intenzioni di farlo), il Governo permetterà a extracomunitari clandestini (già per questo da espellere), a elevata pericolosità (altrimenti non avrebbero ricevuto una condanna definitiva per una pena consistente), di circolare liberamente in Italia. Il perdurante silenzio del ministro fantasma dell’Interno Amato fa immaginare che anche su questo punto, che rientra nella sua competenza, egli si stia rendendo, o si renderà complice, della trasgressione della legge italiana vigente annunciata da Manconi, mettendo in difficoltà gli operatori di polizia, per i quali la disapplicazione di una legge comporta responsabilità più dirette.

Alla stregua di questo comportamento irresponsabile non sarà demagogico, alla prima rapina commessa da uno dei beneficiari dell’indulto che ben avrebbe potuto essere espulso, chiamare in causa la grave colpa del Governo, e in particolare dei ministri dell’Interno e della Giustizia. Egualmente, quando ci saranno prove evidenti di direttive ministeriali di non applicare la legge sull’immigrazione sul punto della espulsione, sarà altrettanto difficile sfuggire alla denuncia all’autorità giudiziaria per comportamenti omissivi e di abuso.


Roma, 2 agosto 2006

Sen. Alfredo Mantovano

 

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