SOTTOSEGRETARIO DI STATO
AL MINISTERO DELL'INTERNO
Dipartimento della Pubblica Sicurezza


Comunicato Stampa

 

 

 

 

 

Uno dei primi atti del nuovo governo regionale è mandare a casa 200 operai

 

Le dichiarazioni dell'assessore regionale all'Ambiente Losappio, contrarie a qualsiasi produzione e installazione di torri eoliche in Puglia, rischiano di vanificare senza rimedio il lavoro che, con unità di intenti, i rappresentanti del Governo nazionale, di quello regionale, dell'Amministrazione provinciale e dei municipi interessati stanno svolgendo da oltre due anni per garantire il mantenimento dei livelli di occupazione dell'Omfesa. La prosecuzione della Cassa integrazione è stata disposta dal ministero del Lavoro sulla base di un piano di formazione professionale, a sua volta fondato in buona parte su una riqualificazione finalizzata all'eolico. La pregiudiziale ostilità a tale fonte energetica non è solo espressione di ottuso ideologismo - adesso che siamo arrivati noi, facciamo vedere chi siamo! -: ottuso perché, escluso altrettanto ideologicamente il ricorso al nucleare, sarebbe interessante sapere da dove attingere energia. E' anche la modalità concreta per far fallire il difficile piano di rilancio dell'Omfesa, costruito da più realtà istituzionali mettendo da parte i vincoli di partito e di schieramento. Ed è il modo più rapido per lasciare senza prospettiva 200 famiglie. Né sono ipotizzabili soluzioni alternative, per le quali non esistono né i tempi né la fattibilità. Uno dei primi atti del nuovo governo regionale è mandare a casa 200 operai, con un piano già in atto che va in direzione opposta: se residua un minimo di buon senso, qualcuno - a cominciare dai sindacati - convinca la nuova giunta a tornare velocemente sui propri passi.


Roma, 30 maggio 2005

 

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