ALFREDO
MANTOVANO Deputato al Parlamento italiano RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO STATO |
Comunicato Stampa |
numero | 1 | 30 ottobre 2000 |
Mantovano (AN) a Bianco: subito una ispezione prefettizia a Castellaneta Ho presentato al ministro dell'Interno la seguente interrogazione, tesa a sapere se non ritiene di sollecitare la Prefettura di Taranto a una autonoma ispezione, finalizzata all'adozione dei provvedimenti di cui all'art. 39 della legge n. 142/1990 nei confronti dell'Amministrazione comunale di Castellaneta: "Il 12 settembre 2000 è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Taranto a carico del vicesindaco del comune di Castellaneta, dell'ex assessore al personale, del dirigente dell'Ufficio tecnico comunale, del segretario comunale e di altri soggetti, per reati dalla concussione al falso (materiale, ideologico e per soppressione), dalla turbativa d'asta alla frode nelle pubbliche forniture e alla truffa aggravata. In quella circostanza avevo già presentato una interrogazione al ministro dell'Interno tesa a verificare da parte della Prefettura di Taranto la sussistenza degli estremi per una autonoma ispezione, finalizzata all'adozione dei provvedimenti della sospensione di cui all'art. 39 della legge n. 142/1990: tale interrogazione è rimasta finora senza risposta e senza esiti concreti. Facendo seguito a quell'atto di sindacato ispettivo, sollecito nuovamente con la presente interrogazione l'ispezione, resa più urgente da ulteriori indagini riguardanti l'amministrazione comunale di Castellaneta: i mass media del 26 ottobre hanno dato notizia di informazioni di garanzia che hanno coinvolto, fra gli altri, l'ex vicesindaco e l'ex dirigente dell'ufficio tecnico, oltre ai componenti della Commissione edilizia comunale, per delitti che vanno dal falso all'abuso d'ufficio, realizzati per favorire il complesso turistico Masseria D'Anela, e in particolare la discoteca "Nafuora". Quest'indagine attiene a fatti diversi rispetto alla prima, e quindi rafforza la necessità di riportare chiarezza e trasparenza sull'amministrazione di Castellaneta. In proposito, basta riflettere sulla seguenti circostanze: a) essa riguarda la Commissione edilizia nel suo insieme, che da anni, pur essendo scaduta, opera in regime di prorogatio; b) uno dei presunti destinatari dei favori che sono alla base della nuova contestazione di abuso d'ufficio, Domenico Trovisi, comproprietario del complesso turistico, è stato assessore del Comune di Castellaneta fino a tutto il 1995 (vi è quindi coincidenza temporale - sia pure per qualche mese - fra l'essere proprietario, e quindi interessato ai provvedimento riguardanti il complesso, e la partecipazione alla giunta), quindi è rimasto nel municipio come consigliere di maggioranza."
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