SOTTOSEGRETARIO DI STATO
AL MINISTERO DELL'INTERNO
Dipartimento della Pubblica Sicurezza

 



Dipartimento Problemi dello Stato



Lettera Aperta


 

Ill.mo On. Raffaele Fitto
Presidente della Regione Puglia

 

Caro Raffaele,

quando, qualche giorno fa, ho aperto i giornali che annunciavano il patrocinio al Gay pride 2003 da Te disposto per conto della Regione Puglia, i miei figli, che leggevano insieme con me i quotidiani, mi hanno chiesto se eri la stessa persona per la quale avevo affrontato la campagna elettorale di due anni or sono. Me lo hanno domandato quasi con rimprovero, come chi non si limita a vedere che il mondo è capovolto, ma scopre che il capovolgimento è avallato da un'autorità alla quale avevano guardato in modo positivo.

Personalmente sono indignato. Non soltanto per questa difficoltà interna alla mia famiglia, che può interessarTi fino a un certo punto, ma perché non riesco a immaginare le ragioni per le quali un importante ente territoriale guidato dal centrodestra debba sostenere un'iniziativa che fino all'edizione di Padova, del giugno scorso, il centrodestra ha sempre, e con fondatezza, osteggiato. Non è un problema di rispetto per chi la pensa diversamente; non è in discussione la libertà di opinione; è in discussione la condivisione - tanto sentita da giustificare il patrocinio - della pubblica ostentazione dell'immoralità, del pubblico dileggio, al limite del vilipendio, delle persone e dei simboli della religione, della pubblica e sguaiata proposizione di comportamenti osceni come se fossero modelli da seguire.

Né è in discussione la discriminazione degli omosessuali e dei transessuali. Semmai dovrebbe considerarsi il disagio che sarà causato alla maggioranza delle persone. A chi per più giorni dovrà subire per le strade del capoluogo pugliese le provocazioni di una minoranza. A quelle famiglie che dal governo regionale di centrodestra attendono da tempo provvedimenti di sostegno per le loro quotidiane difficoltà (per intenderci, del tipo di quelli adottati dalla regione Lazio), e che al loro posto oggi si ritrovano il patrocinio (certo, gratuito, ma non per questo meno significativo) delle giornate dell'orgoglio gay. Un patrocinio che nel 2000, in occasione del Gay pride tenuto a Roma, perfino l'allora sindaco Rutelli ritirò, dopo averlo incautamente concesso. Bari non merita quest'oltraggio. Soprattutto, non merita che quest'oltraggio abbia il sostegno dell'istituzione che Tu rappresenti. Consentimi di raccontare ai miei figli - che non sono né bigotti né bacchettoni, ma semplicemente, come tanti altri giovani, nauseati da una politica senza valori - che si è trattato di un incidente di percorso, a cui hai posto subito rimedio. Cordialmente


Roma, 31 agosto 2002

Alfredo Mantovano

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