ALFREDO
MANTOVANO Deputato al Parlamento italiano RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO STATO |
Comunicato Stampa |
numero | 3 novembre 2000 |
Pillola del giorno dopo Mantovano (A.N.): le prime incertezze di Veronesi e la "non posizione" del Governo confermano la necessità del dibattito parlamentare Non solo il Consiglio dei Ministri ha omesso qualunque solidarietà, esplicita o implicita, col prof. Veronesi, come pure questi aveva chiesto ai suoi colleghi del governo, ma lo stesso ministro della Sanità sulla pillola del giorno dopo ha aperto all'obiezione di coscienza del medico chiamato a compilare la ricetta; tuttavia il dietro front non è stato completo, poiché egli ha continuato a negare tale diritto, a legislazione vigente, per il farmacista. Delle due l'una: o si tratta di un abortivo, e allora l'obiezione di coscienza vale per tutti, potendosi il farmacista ritenere incluso nella formula "personale sanitario" di cui parla l'art.9 della legge 194, che consente l'obiezione. O, come erroneamente continua a dire Veronesi, è un contraccettivo (ma anche sul punto vi è una retromarcia: il ministro comincia a parlare di contraccettivo "un po' particolare"): e allora l'obiezione non dovrebbe valere per nessuno. La confusione che emerge e la perdurante assenza di una posizione chiara da parte del governo nel suo insieme rendono indilazionabile, in presenza dei diritti in gioco - dalla vita alla salute - un dibattito parlamentare, nel corso del quale ciascun soggetto istituzionale assuma le proprie responsabilità, e non una discussione per agenzie.
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